Fiocchi: il ricordo di Riccardo Viganò tramite una borsa di studio

Tempo di lettura: 2 minuti

Una borsa di studio in ricordo di Riccardo Viganò. Per il secondo anno consecutivo all’istituto superiore “Fiocchi” di Lecco sono state consegnate cinque borse di studio ad altrettanti ragazzi della scuola in ricordo del ragazzo scomparso tragicamente nel 2009. Il riconoscimento è stato ideato dalla famiglia per ricordare e mantenere viva la memoria del giovane, ex studente del plesso di via Belfiore.

Ha la durata di cinque anni a partire dallo scorso anno scolastico e l’obiettivo della borsa di studio è quello di aiutare i ragazzi volenterosi, che dimostrano attaccamento alla scuola e che vogliono terminare i propri studi. Per questo motivo viene consegnata agli studenti che alla fine dell’anno devono sostenere gli esami di quinta e di terza superiore.

Stefano Sala di 5H elettrico e Unal Tokkuzun di 5A chimico sono i due giovani maturandi che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento, mentre Ibrahima Bamba di 3C meccanico, Luca Lafranconi e Luis Vargas Quispe, entrambi della 3I elettrico sono i premiati del terzo anno. A consegnare le borse i genitori di Riccardo Antonella e Marco, il collaboratore del preside Raffaele Cesana, gli insegnanti Antonella Gallotti e Felice Alfiore e il compagno di classe Davide Mazzoleni. I criteri per l’assegnazione della borsa di studio sono molteplici, ma soprattutto la valutazione del rendimento scolastico con particolare riferimento ai risultati conseguiti nelle materie di indirizzo e nelle attività laboratori ali, viene tenuto anche conto del comportamento con il voto di condotta e l’assiduità nella frequenza.“Abbiamo voluto istituire questo premio – spiega la madre Antonella – perché è l’unico modo per ricordare Riccardo, grande appassionato dei laboratori e delle attività pratiche”.

Riccardo Viganò era nato il 3 aprile 1989 e ha sempre vissuto a Dolzago, frequentando le scuole elementari nel suo paese di residenza e le medie a Oggiono. Nel 2003 si è iscritto all’istituto Fiocchi nell’indirizzo elettronico automazione. Il giovane è sempre stato affascinato dall’automazione e dal funzionamento degli apparecchi elettrici ed elettronici e dalle nuove forme di energia, dai pannelli solari alla pale eoliche, al fotovoltaico. Nell’anno scolastico 2007/08 la scuola ha proposto ai ragazzi la possibilità di praticare sport particolari tramite attività promosse dal territorio e Riccardo in quel periodo praticava lo scherma. Seguiva moltissimo il calcio ed era tifossissimo dell’Inter. Giovedì 29 novembre 2007, mentre si stava recando a scuola con altri due ragazzi, ha avuto un incidente e ha vissuto 20 mesi in coma, spegnendosi il 17 luglio 2009. Nel 2008 avrebbe sostenuto gli esami di maturità.

 

Advertisement