Le parole commosse di don Roberto: “Grazie di cuore a ognuno di voi per avermi accolto con amore”

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VERCURAGO – Una emozione dopo l’altra, oggi pomeriggio, per don Roberto Trussardi che al campo sportivo di Vercurago ha celebrato la sua ultima messa con  le comunità di Vercurago e Pascolo prima di iniziare ufficialmente il nuovo incarico come direttore della Caritas di Bergamo.

“Nasce dal mio cuore un grande grazie per l’attenzione, il rispetto e la delicatezza che avete sempre avuto nei miei confronti – ha detto al termine della messa -. Sono stati nove anni molto belli, intensi… sono volati, speravo che non passassero così in fretta ma è la vita e va bene così. La cosa bella che mi rimane nel cuore è il ricordo di ogni volto e di ogni sguardo di ognuno di voi. Un grazie di cuore per tutti i vissuti condivisi e spesi gli uni per gli altri, sapendo che tutto ciò faceva crescere la nostra comunità e faceva crescere soprattutto la nostra umanità, fatta di relazioni, rapporti, sguardi, belle parole e ascolto. Il mio grazie, permettetemi, sale al buon Dio il quale, nonostante i miei limiti, si è fidato di me e mi ha affidato queste due parrocchie. In questi anni abbiamo provato a dire che è bello credere nel Signore Dio, che non è il Signore dei sì o dei no, non è il signore delle regole, ma è il signore dell’amore e dell’amare. Noi preti tante volte abbiamo fatto perdere il fascino dell’essere uomini e donne di Cristo: dobbiamo lasciarci affascinare, non indottrinare, dalla bellezza e dall’amore di Cristo”.

Quindi don Roberto ha ringraziato i padri di Somasca: “Con cui ho condiviso momenti molto belli, fra i tanti permettetemi di citare padre Fausto che è eccezionale; lo ringrazio del rispetto che ha avuto nei miei confronti. Un pensiero anche alle suore di Somasca, in particolare suor Annamaria, mi mancheranno i suoi canti la domenica. Grazie ai preti del vicariato, ricordo don Angelo, parroco di Carenno, che diventerà vicario di tutta la nuova comunità ecclesiale territoriale, ma vorrei un applauso per il mio amico don Matteo. Grazie a tutti gli amministratori, che oggi vedo qui tutti belli infilati, alle associazioni, ai gruppi e alle Pro Loco; se abbiamo fatto tanto il merito è al cuore, alle mani e alla testa di tanti volontari e volontarie”.

Dopo il grazie, la seconda parola che don Roberto rivolge ai suoi parrocchiani è scusa: “Devo riconoscere davanti a tutti i miei errori e le mie mancanze, chiedo scusa per i miei modi a volte irruenti, ma chiedo scusa soprattutto perché qualcuno si è allontanato da Cristo e dalla chiesa per colpa mia e questo è un dolore grande che un prete deve tenere nel cuore. Vi chiedo umilmente scusa, però so che la misericordia di Dio è più grande dei nostri sbagli e la comprensione della mia gente, cioè voi, è talmente grande che ha voluto mettere da parte i tanti errori che ho commesso”.

La terza e ultima parola è prossimità: “In fondo vado a Bergamo, sono solo 30 chilometri. Saremo comunque sempre prossimi attraverso il ricordo e la preghiera, ma soprattutto saremo prossimi attraverso un nuovo prete, don Andrea, un grande prete che arriverà il 29 settembre e porterà la novità, stili e modi diversi, ma continuerà il nostro cammino. Ora mi attende la Caritas, sapete che io al Vescovo ho detto che non ero molto d’accordo – ha scherzato don Roberto – adesso si accorgerà e poi dirà è meglio cambiarmi subito, ma quello è un suo problema non il mio, io faro quello che riuscirò a fare”.

E poi, un ultimo grazie, pronunciato con gli occhi lucidi: “Con la semplicità di un prete che ha vissuto nove anni in mezzo a voi, un grazie di cuore ad ognuno di voi per avermi accolto con amore, con fede e con speranza e grazie per avermi trattato chi come un nipote, un figlio, un fratello, un padre, un amico, un prete. Spero che sia solo questo il ricordo che rimane nel cuore di ognuno di voi. Voglio essere ricordato come un uomo che ha provato a dire che è bello vivere ed è bello credere nel Signore. Grazie Pascolo e grazie Vercurago”.