LECCO – L’accoglienza diffusa è pronta a partire: dopo la stipula dell’accordo quadro, segue in questi giorni la sottoscrizione dei contratti con le singole cooperative sociali e gli enti partecipanti al bando del luglio scorso e scaduto a settembre per l’ospitalità ai richiedenti asilo.
Il progetto, varato a maggioranza nell’assemblea dei sindaci e predisposto dalla Comunità Montana, prevede la collocazione dei migranti in piccole strutture su tutta la provincia, evitando grosse concentrazioni di migranti in pochi centri di accoglienza.
Al momento sono 940 i posti coperti dal bando e a breve dovrà essere emessa una nuova ricerca di manifestazioni di interesse da parte della Stazione Appaltante Unica della Provincia, che ha curato la gestione del primo bando, per individuare nuovi soggetti ospitanti e giungere al completamento dei 1200 posti fissati dal bando.
Stralciati anche i 22 posti che erano stati offerti a Oggiono dalla cooperativa sociale Ippocrate, mandataria della coop. Azione Sociale, all’interno del complesso residenziale in via di completamento da parte della Cooperativa Edilizia Brianza Nuova.
Secondo la determina dirigenziale della Provincia, quegli immobili ‘non possono essere adibiti agli scopi’, asserendo quindi una motivazione tecnica alla bocciatura della proposta. Politica era la protesta che si era intanto scatenata a Oggiono per il possibile arrivo dei migranti, culminata lo scorso venerdì con un presidio della Lega con Forza Italia e FDI.