Il neo-presidente di Confindustria Giovanni Maggi (consigliere delegato della Maggi Catene di Olginate) ha presentato oggi ufficialmente il suo “young team” ovvero la sua giovane squadra. Già perché il “nuovo Consiglio Direttivo – ha puntualizzato il presidente – è stato rinnovato per il 50% e vanta un’età media di 40 anni”. A fianco di Maggi, che si è riservato la delega alle Relazioni
Industriali, in qualità di vice-presidente siede Sergio Arcioni (consigliere delegato della Tsa Torcitura Serica Arcioni di Mandello) con delega all’Organizzazione, quindi i consiglieri incaricati: Antonio Bartesaghi (amministratore delegato della O-Pac di Valmadrera – Gruppo Omet) con delega al Territorio, Marco Campanari (consigliere delegato della Cicsa di Brivio e amministratore delegato della HyperFair Inc) Credito e Innovazione, Paola Confalonieri (amministratore delegato Gruppo Confalonieri spa di Rogeno) Marketing, Ercole Crippa (presidente Stelvio di Oggiono e amministratore delegato dell’hotel Il Griso) Turismo, Stefano Fiocchi (presidente Fiocchi Munizioni di Lecco) Semplificazione e Burocrazia, Giovanni Pastorino (amministratore delegato della Deltacalor di Calolzio) Opportunità Industriali e Riccardo Riva (amministratore delegato della Fer di Valmadrera) Internazionalizzazione. Fanno parte del Consiglio Direttivo anche il presidente del Comitato Piccola Industria Cinzia Cogliati (amministratore delegato della Cogliati Aurelio di Lecco), il presidente Gruppo Giovani Imprenditori Mario Goretti (amministratore delegato di Agomir di Lecco – Gruppo GR Informatica) e i rappresentanti nominati dalla Giunta: Gianni Ruggeri (titolare Gitalia di Costa Masnaga) e Lorenzo Riva (presidente ElectroAdda di Brivio) al quale è andato l’incarico per la Scuola.
Per l’occasione il presidente Maggi ha presentato anche le linee guida del programma basato su tre pilastri portanti: imprenditore, impresa e territorio, premettendo: “C’è ripresa e c’è la voglia di crescere”. Quindi ha proseguito: “L’alto tasso di coinvolgimento degli imprenditori nella vita associativa, pari al 25% degli iscritti, sarà ulteriormente potenziato, incrementando le occasioni di incontro. Accanto all’attività istituzionale, a quella dei gruppi merceologici, delle Commissioni e dei Circondari, verrà sviluppata l’attività dei Club di imprenditori, particolarità quest’ultima di Confindustria Lecco. Non solo, ci saranno anche nuove occasioni di incontro come gli Open Day”. Maggi si è detto pronto a reintrodurre gli incontri periodici con i Past President (gli ultimi presidenti di Confindustria) aboliti 11 anni fa e, ancora, “verranno indetti mini incontri con gruppi di 20 aziende circa, questo sempre nell’ottica di raccogliere esigenze, bisogni e consigli da parte degli imprenditori con l’obiettivo di creare un network che sia di utilità a tutte le aziende associate.
In merito all’impresa, secondo pilastro del programma, Maggi ha dichiarato: “Il futuro si gioca sui servizi, che noi abbiamo potenziato e aumentato anche in termini di qualità. Questo ci ha permesso di diventare più attrattivi e appetibili verso quelle realtà industriali non ancora associate”. Grandi investimenti verranno fatti sul marketing associativo “per consolidare i buoni risultati conseguiti nell’ultimo mandato – ha spiegato Maggi – che ha raggiunto il record storico di 600 imprese associate”. Ma un altro aspetto su cui Confindustria è intenzionata a investire riguarda gli ambiti delle prospettive internazionali, dell’innovazione e della formazione. “Offrire alle imprese un supporto commerciale concreto, mirato in base alle specifiche esigenze per l’internazionalizzazione e l’approccio ai nuovi mercati – ha spiegato il presidente – rappresenta uno degli ambiti di sviluppo di servizi associativi su cui investire in termini di idee e risorse. Soprattutto per quelle realtà più piccole (il 30% degli associati hanno meno di 10 dipendenti, ndr) che non hanno un vero e proprio ufficio vendite”.
Infine, ma non da ultimo, il terzo pilastro: il territorio. Confidustria darà grande attenzione ai rapporti con Università e Istituti Tecnici, in primis Badoni e Fiocchi. “L’inserimento del Campus del Politecnico di Milano e l’avvio delle attività di ricerca dei Laboratori dello stesso Politecnico e del Cnr sono una grande opportunità – ha puntualizzato il presidente – Per questo agiremo per migliorare l’accoglienza degli studenti stranieri, ma non solo, per loro appronteremo una sorta di social network affinché dopo la laurea possano essere rintracciati nel mondo in modo tale da rimanere sempre in contatto con l’imprenditoria lecchese. Per quanto concerne gli Istituti Tecnici a breve presenteremo un progetto che si prefigge di rinnovare il rapporto fra queste scuole e Confindustria e che prevede azioni di sostegno a favore degli Istituti”.