In azione una banda di hacker informatici: nel mirino il bancomat della Banca Popolare di Sondrio
Il colpo richiama quello messo a segno a metà maggio a Calolzio: indagini a tutto campo dei Carabinieri
MERATE – Hanno praticato un buco ai lati del monitor e così, grazie a un software esterno, sono riusciti a manomettere il sistema informatico e a prelevare dal bancomat la bellezza di 30mila euro. Colpo grosso della banda degli hacker informatici all’inizio di settimana scorsa ai danni della filiale della Banca popolare di Sondrio situata in via Don Cesare Cazzaniga, al piano terra di un edificio residenziale.
I ladri sono entrati, come dei “normali” avventori, nell’atrio di ingresso dell’istituto di credito, dove è presente lo sportello automatico di erogazione del denaro e qui, al riparo dagli occhi indiscreti di eventuali automobilisti o passanti, hanno messo a segno il piano. Con l’aiuto molto probabilmente di un martello, hanno praticato in maniera chirurgica un buco ai lati del monitor in modo da riuscire a collegare un proprio software esterno a quello del bancomat inducendolo a consegnare ben30mila euro.
Un furto da professionisti che richiama nelle modalità quello della banda degli hacker informatici avvenuto a metà maggio ai danni della filiale di Banca Intesa situata in largo Garibaldi a Calolzio. Anche in quel caso, ad agire era stata una banda di professionisti del settore, capaci di sottrarre contante senza far scattare i dispositivi di sicurezza e senza la necessità di mettere a segno una vera e propria spaccata, smurando la cassaforte interna alla banca.
Così come a Calolzio, ad accorgersi del furto sono stati infatti gli stessi dipendenti dell’istituto di credito martedì mattina una volta aperta la filiale. A loro non è rimasto altro che chiamare i carabinieri della Compagnia di Merate per sporgere denuncia. La speranza è quella di poter raccogliere elementi utili alle indagini dai filmati del sistema di videosorveglianza interno alla banca e dalle telecamere comunali. Attualmente il bancomat è ancora fuori uso per un motivo “tecnico” come precisato dal cartello affisso all’ingresso della banca, invitando i clienti a utilizzare per il prelievo di contanti le altre sedi presenti sul territorio meratese.