La notizia di un appartamento in centro in cui veniva esercitata la professione più vecchia del mondo è apparsa ieri sulla stampa. Nel pomeriggio la Questura vi ha fatto irruzione trovandoci una cinese F.Z.L. di 37 anni clandestina e quindi denunciata per la presenza irregolare nel nostro territorio.
Si tratta, secondo la polizia, di prostituzione cinese, ben organizzata e veloce nel movimento, tanto da riuscire spesso a sfuggire tra le maglie degli inquirenti, come è successo ieri.
I clienti vengono attirati attraverso annunci sui giornali o su internet (vediamo l’esempio nella foto) nelle classiche inserzioni “massaggi”, quasi anonime sulla carta stampata, più esplicite on line. Per chi vi è interessato appare un numero di cellulare – non della ragazza, ma di una specie di call center che indirizza il cliente all’indirizzo e all’ora prestabilita.
In questo caso la prostituta riceveva circa dieci uomini al giorno, da diciottenni ad anziani, guadagnando a prestazione tra i 50 e gli 80 euro. Toccava agli anziani sborsare la fascia alta. Sul posto sono stati trovati 1700 euro in contanti, oltre a preservativi di vari gusti.
Nessuna prostituzione in strada. Tutto si svolge tra quattro mura prese in affitto da un connazionale ‘pulito’ ossia in regola con il permesso di soggiorno, che si occupa della raccolta non appena la cifra incassata arriva intorno ai 2/300 euro. L”immobile rimane occupato per un periodo breve, giusto il tempo di guadagnare e cambiare aria prima di finire nei guai. Nel caso di via Roma è stato denunciato un cittadino cinese di 25 anni, A. W., residente a Genova, ma dissoltosi nel nulla. E’ stato comunque denunciato per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
Dopo il clamore della stampa, i numeri di cellulare si sono zittiti, il collettore scomparso e la stessa prostituta era in procinto di andarsene.