LECCO – Reati in crescita nel lecchese: secondo l’analisi annuale del Sole 24 pubblicata lunedì, il numero dei reati nel 2013 è aumentato del 13,2%, per un totale di 13.168 reati denunciati, corrispondenti a 3.864 reati ogni 100 mila abitanti.
Numeri che valgono il 59esimo posto per Lecco nella classifica stilata dal giornale di Confindustria, che è invece guidata da Milano dove i reati denunciati sono oltre 265 mila, ovvero 8.345 ogni 100 mila abitanti. La segue Rimini con 8000 reati ogni 100 mila abitanti (totale dei reati 26,7 mila) e Bologna con 7.655 reati ogni 100 mila abitanti (totale reati 76,6 mila).
La provincia dove invece si è registrato il tasso più basso di criminalità è quella di Benevento, 2.324 reati ogni mille abitanti (per un totale di 6,596 mila reati) e quella di Matera con 2.394 reati ogni 100 mila abitanti (reati complessivi 4.816).
A subire il maggiore incremento a livello nazionale sono le truffe e le frodi informatiche (+20,4%), i furti con destrezza (+11,8%), seguiti dalle estorsioni (+6,3%), dai furti in abitazione (+5,9%) e dalle rapine (+2,6%); calano invece in Italia gli omicidi volontari (-4,9%), e i furti di autovetture (-2,9%).
Per la provincia di Lecco la piaga sono invece le rapine cresciute in un anno del 66,2%, anche se con numeri più bassi rispetto a quelli registrati sui furti in casa: per le prime, infatti, si parla di 34,6 episodi ogni 100 mila abitanti (55esimo posto in Italia), si parla invece di 616 denunce ogni 100 mila abitanti per i furti in casa (addirittura l’ottavo posto in Italia) con un aumento del 25,4%.
Pesante incremento nel lecchese anche per i borseggi (+18,6%), che vedono Lecco al 69esimo posto in classifica, con 89,8 casi ogni 100 mila abitanti; crescono anche le truffe e le frodi informatiche (+32,9%) corrispondenti a 217 denunce ogni 100 mila abitanti.