“Urbem et suburbium”, a Lecco la mostra di Jonathan Guaitamacchi

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L’inaugurazione venerdì 28 giugno a Palazzo Paure

LECCO – Venerdì 28 giugno alle 18, presso la sala conferenze di Palazzo delle Paure, verrà inaugurata la mostra di Jonathan Guaitamacchi, Urbem et suburbium, curata da Francesca Brambilla e Francesca Venini, inserita nel calendario 2024 delle mostre del Comune di Lecco e patrocinata dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Lecco. L’esposizione sarà allestita in Torre Viscontea e sarà visitabile dal 29 giugno al 28 luglio 2024.

Attraverso una selezione di tecniche miste, l’esposizione vuole offrire al pubblico un’esperienza di riflessione profonda sulla natura dell’ambiente costruito e sulle esperienze umane che lo abitano. I quadri dell’artista, internazionalmente riconosciuto, sono infatti metafore della realtà fissate sulla tela da un costante bicromatismo, visioni costruite attraverso un linguaggio che si muove tra pittura e architettura sono vedute metropolitane, prospettive a volo d’uccello, paesaggi urbani e panoramiche.

La mostra sarà visitabile gratuitamente il giovedì dalle 10 alle 13, il venerdì e il sabato dalle 14 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 18. Per maggiori informazioni è possibile contattare la Torre Viscontea allo 0341 282396 – 0341 286729, oppure agli indirizzi torreviscontea@comune.lecco.it – palazzopaure@comune.lecco.it.

Jonathan Guaitamacchi

Nato a Londra nel 1961 e diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera, vive e lavora tra Torino e Milano. Si è dedicato allo studio di spazi e di volumi architettonici con disegni di figure monumentali, e nel 1997, presenta “Le macchine della luce” in una personale all’Officina della Pressione, all’interno degli impianti dismessi nell’area gasometri alla Bovisa di Milano (Azienda Municipale del Gas). È conosciuto internazionalmente grazie alle esposizioni fatte presso le più importanti fiere d’arte nazionali, come in Cina alla Biennale di Pechino e all’Hangzhou West Lake International Art Festival, a Londra al Barbican Centre per l’Olympic London Fine Arts 2012, a Londra per la Amy Winehouse Foundation, oltre che a Lubiana, Strasburgo, Berlino, Bruxelles, Budapest, Vilnius, Miami, New York.

Nel 2018 il Politecnico di Milano, con il progetto Cultura Meccanica curato da Francesca Brambilla, dedica a Jonathan Guaitamacchi una mostra che copre due decadi del suo lavoro sui paesaggi urbani: Jonathan Guaitamacchi – Bovisa – Dal ’97 al ’17, riconoscendo il valore della sua visione artistica nell’evoluzione urbana della città. Dopo il successo della mostra, il Dipartimento di Meccanica ha promosso la realizzazione presso la propria sede nel campus di Bovisa di un’opera permanente site specific dal titolo Epi-Genesi, donata a Maggio 2022.