Cinque idee per riqualificare le aree verdi in località Foppe-Palude
L’Ad Andrea Beri: “E’ dovere di un’azienda investire nel territorio con progetti a favore dei cittadini e dei propri lavoratori”
CALOLZIOCORTE – “Forse è fantascienza ma forse no. L’idea è già stata presentata alle amministrazioni di Brivio e Calolzio, al Parco Adda Nord, alla Comunità Montana, alla Camera di Commercio e alle parti sindacali riscuotendo unanimi consensi”.
Andrea Beri, amministratore delegato di Ita Spa e consigliere di Api Lecco Sondrio, ha presentato oggi pomeriggio, mercoledì, il progetto di riqualificazione delle aree verdi in località Foppe-Palude tra i comuni di Calolziocorte e Brivio. La storica industria di Calolziocorte, che dal 1956 lavora trafilati in acciaio, negli ultimi anni ha effettuato una serie di acquisizioni di aree industriali circostanti (ex Zinco Fuoco ed ex Aida).
Contestualmente a un percorso di espansione e rinnovamento industriale, Ita vuole dare il suo contributo in ambito sociale mettendo a disposizione della comunità alcune aree verdi di sua proprietà attorno all’azienda. Un progetto ambizioso per tappe, che Ita vuole sviluppare in un’ottica di condivisione del territorio.
“Ci siamo chiesti come poter sfruttare nel migliore dei modi queste aree escludendo ovviamente qualsiasi fine aziendale – continua Andrea Beri -. L’idea di partenza è stata quella di realizzare qualcosa che tornasse nel contesto sociale, a beneficio di tutta la cittadinanza. Uno spunto ci è arrivato proprio dalla pandemia: durante il lockdown abbiamo visto quanta gente percorreva la strada dietro all’azienda che porta in zona palude fino all’ingresso del parco… Da un’idea ne sono nate altre, ma ora dovrà seguire tutta l’attività di progettazione e realizzazione, che sarà totalmente a carico nostro, con Api a darci un sostegno nel percorso burocratico”.
L’aspetto più importante, però, è la filosofia che sta dietro a un nuovo modo di rapportarsi col territorio: “Un investimento non per lucro ma per il benessere. Così come avviene in altri Paesi, riteniamo fondamentale il connubio tra attività produttiva, aspetto sociale e aspetto ambientale. E’ dovere di un’azienda investire una parte di utili nel sociale e nell’ambiente a favore dei cittadini e dei propri lavoratori che devono entrare in azienda orgogliosi di ciò che stanno facendo e orgogliosi di lavorare per un’industria che ha una certa reputazione. Con questo progetto vogliamo raggiungere una sostenibilità circolare che possa coadiuvare nel territorio ambiente, economia e sociale, dove il piano di investimenti e lo sviluppo tecnologico operino in sintonia per far fronte ai bisogni e alle aspirazioni dell’uomo e in particolare delle generazioni future”.
Il progetto
Un progetto ambizioso per tappe, costruito su 5 idee primarie.
- Auspicando una futura connessione con la ciclabile dell’Adda e più specificatamente con la località “Lavello”, si propone: la sistemazione del tratto di sentiero (ciclo-pedonale-agricolo) che da via alla Stanga costeggia la proprietà dell’azienda sino a congiungersi con via Lago Vecchio e con l’imbocco del SIC Palude di Brivio che porta all’osservatorio ornitologico dell’isola della Torre e dell’isolone del Serraglio;
- Il recupero di un vecchio appezzamento dedicato alla coltivazione ortofrutticola a uso amatoriale da destinare in parte alle famiglie dei dipendenti e in parte alle scuole di Calolziocorte e Brivio per scopi didattici e naturalistici;
- In collaborazione con Enci e il Gruppo Cinofilo Lecchese si vorrebbe destinare un’area, adeguatamente attrezzata, per scopi educativi, formativi, ludici e ricreativi dei nostri amici a 4 zampe, nonché attività di pet therapy verso gli anziani e i più bisognosi;
- Piantumazione di alberi con essenze autoctone e compatibili con l’habitat circostante ma con funzioni di auto-sostenibilità a sostegno del progetto stesso. Tra l’altro il pezzo di terra in questione rientra nell’ambito delle aree tartufigene presenti in regione Lombardia;
- Una volta risolte le questioni burocratiche amministrative relative alla ristrutturazione dell’immobile in oggetto (ex sala del regno dei testimoni di Geova), l’idea è quella di studiare una convenzione per conferire la sala corsi, in uso gratuito agli Enti preposti per la divulgazione del patrimonio naturalistico con la partecipazione delle scuole; nonché concederne l’uso al corpo di vigilanza e alle associazioni naturalistiche per la promozione e la didattica inerenti alla tutela del territorio, nonché adibire parte della zona verde ad area ricreativa attrezzata per i bambini e per le famiglie.
Marco Piazza, direttore di Api
“Ita può essere presa come modello di welfare territoriale – ha detto il direttore di Api Lecco Sondrio Marco Piazza -. Si tratta di una iniziativa emblematica e potrà essere l’occasione per superare le eventuali difficoltà burocratiche che sorgeranno. Noi faremo da coordinatori delle esigenze dell’azienda. Un esempio che credo non sia mai stato intrapreso fino ad ora, Ita in questo farà da apripista. Spero che questa filosofia diventi patrimonio della nostra associazione e possa coinvolgere altri aziende o, perché no, gruppi di aziende. L’auspicio è quello di ritrovarci qui in un tempo non lontano per fare il punto su qualcosa che diventa realizzabile”.
Roberto Tavola, gruppo cinofilo provinciale Enci
“Il cane come realtà sociale sta diventando sempre più partecipe della nostra vita – ha detto Paolo Tavola -. Noi siamo impegnati in progetti di pet therapy, oltre a rilasciare patentini affinché i cani possano frequentare luoghi come ad esempio mezzi pubblici o villaggi turistici (60 rilasciati negli ultimi due anni). Nell’ultimo anno abbiamo anche formato una cinquantina di addestratori. Quello che oggi presenta Ita è un progetto lungimirante e siamo veramente onorati di poterne far parte”.
Il profilo di Ita spa
L’azienda viene fondata nel 1956 a Calolziocorte, fa parte del brand Steelgroup, come le altre aziende Mab (Metallurgica Alta Brianza), Cb trafilati acciaio, Far Spa, industrie specializzate nella lavorazione di fili in acciaio, barre e trefoli. Ita Spa occupa più di 120 persone a Calolziocorte, lo spirito della famiglia Beri (all’incontro era presente anche Giovanni Battista, papà di Andrea, fondatore e presidente dell’azienda) è l’essenza dell’azienda stessa che si distingue per l’orientamento alla qualità totale che rappresenta la base della sua strategia aziendale. Oggi Ita Spa è una realtà tra le più dinamiche del settore, con costanti investimenti in ricerca e sviluppo volti alla massima soddisfazione del cliente per la fornitura di fili d’acciaio trafilati lucidi e zincati per armatura di cavi energia e telecomunicazione, funi di sollevamento, funi per trasporto persone, funi pesca, applicazioni off-shore Oli & Gas, mining, armatura di rinforzo tubi, trasmissione e produzione di molle e particolari piegati per il settore automobilistico e per la meccanica in generale.
“E’ una scintilla che speriamo possa essere da spunto per tutto il territorio – ha concluso Andrea Beri -. Lecco ha un grandissimo potenziale e bisogna sfruttarlo. La mente sicuramente c’è, bisogna solo aprire il cuore e… il portafoglio!”