La storica azienda lecchese con sede a Civate dona 80mila mascherine
Alberto Morganti: “E’ un momento difficile. Spero che altri imprenditori facciano altrettanto per il bene dei lavoratori e di tutta la comunità”
LECCO – Kapriol Morganti chiude per 15 giorni. Chiusa la storica sede di Lecco a Bonacina, chiuso il quartier generale di via alla Santa a Civate e chiuso lo spaccio di Molteno.
Intanto la famiglia Morganti ha deciso di donare tutte le mascherine in magazzino, circa 80mila mentre Alberto (titolare insieme al fratello Franco e al padre Sandro) lancia un accorato appello: “Spero che altri imprenditori facciano altrettanto per il bene dei propri lavoratori e di tutta la comunità”.
La Kapriol, da ieri, venerdì, ha chiuso le porte per 15 giorni. “La situazione è difficile. Abbiamo ritenuto saggio e opportuno chiudere l’azienda”. L’invito ai circa 100 dipendenti è quello di stare a casa e ascoltare le direttive del Decreto firmato del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Poi Alberto Morganti aggiunge: “L’auspicio è che altri imprenditori facciamo la nostra stessa importante scelta, sofferta ma doverosa, consapevoli che sapremo ripartire con più slancio quando questa brutta storia sarà finita”.
Nel frattempo la Morganti ha attivato un canale di comunicazione ufficiale col quale mantiene contatti con l’ospedale di Lecco e le Forze dell’Ordine per la fornitura gratuita di mascherine, circa 80mila. “Stiamo razionando le consegne cercando, nel limite del possibile, di soddisfare le richieste che ci giungono attraverso un canale di comunicazione che abbiamo attivato. In questi giorni ho visto persone piangere solo per il fatto di aver ricevuto delle mascherine – racconta commosso Alberto Morganti – momenti toccanti, che ti fanno riflettere e pensare. Noi continueremo a dare il nostro contributo finché sarà possibile”.