Saldi invernali 2026: in Lombardia si parte sabato 3 gennaio

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Saldi shopping commercio negozi

Nella corsa all’affare, però, è sempre bene fare attenzione

Guida all’acquisto sicuro di Federazione Moda Italia-Confcommercio

LECCO – La data di inizio dei saldi invernali 2026 in Lombardia è fissata per sabato 3 gennaio 2026. La scelta del 3 gennaio segue quanto previsto dagli “Indirizzi unitari delle Regioni sull’individuazione della data di inizio delle vendite di fine stagione”, approvati il 24 marzo 2011, che fissano l’inizio delle vendite di fine stagione al primo giorno feriale prima dell’Epifania. “Qualora il primo giorno feriale antecedente l’Epifania coincida con il lunedì l’inizio dei saldi viene anticipato al sabato”.

I saldi avranno una durata massima di sessanta giorni, terminando il prossimo 3 marzo. È stato anche posto il divieto delle vendite promozionali nei 30 giorni prima dell’avvio. I commercianti hanno inoltre l’obbligo di esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso. È invece facoltativa l’indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso.

Nella corsa all’affare, però, è sempre bene fare attenzione perciò Federazione Moda Italia-Confcommercio e Confcommercio Imprese per l’Italia hanno curato un vademecum con le regole di base per saldi chiari e sicuri:

  1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto;
  2. Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante;
  3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless;
  4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo;
  5. Indicazione del prezzo: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto che, in base al D.lgs 26/2023, va indicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale. In particolare, si evidenzia che nelle regioni in cui è possibile effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno (Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Umbria) o fino a 15 giorni prima della data inizio saldi (Calabria , Puglia e Valle d’Aosta) il prezzo da considerare e su cui applicare lo sconto durante i saldi dovrà essere quello relativo all’eventuale campagna promozionale effettuata prima dei saldi.