Soddisfatti i produttori di Terrealte che dal 1° aprile danno vita il giovedì mattina al mercatino agricolo in centro
Nove i banchetti presenti a cui si aggiungerà ad agosto un decimo. Soddisfatto anche il sindaco: “Un servizio in più per la cittadinanza”
MERATE – Promosso a pieni voti il mercatino dei prodotti agricoli in piazza Libertà. E’ più che positivo infatti il bilancio tracciato dai produttori del consorzio Terrealte che dal 1° aprile, ogni giovedì mattina, espongono i propri prodotti a km zero nella piazza dietro al Comune. Dalle 6 bancarelle iniziali si è ora arrivati a 9, numero che verrà ulteriormente implementato da agosto con l’arrivo di un altro produttore.
“Siamo un mercato alimentare completo visto che negli stand è possibile trovare frutta, verdura, carni, formaggi, fiori e semenze e anche vino” puntualizza con soddisfazione il direttore del consorzio Giorgio Esposti, sottolineando come il riscontro positivo alla sperimentazione avviata ormai due mesi fa a Merate sia arrivato in primis dagli stessi produttori, tutti di fatto afferenti ad aziende agricole comprese nel territorio del Parco del Curone.
Gli ha fatto eco Liliana Bergamini, presidente di Terrealte, consorzio nato nel 2003 che attualmente vede riunite 26 aziende, dalla Valsassina alla Brianza passando per il Lago: “Abbiamo registrato un afflusso costante di clienti a conferma del riconoscimento di questo servizio messo a disposizione della cittadinanza”.
Soddisfatto anche il sindaco Massimo Panzeri, già pronto a revocare lo status di sperimentazione all’iniziativa: “Avevamo ipotizzato un periodo di test di 6 mesi, ma per quanto mi riguarda direi che il mercatino agricolo può già diventare un appuntamento fisso del giovedì mattina. Grazie a questa iniziativa abbiamo potuto anche lanciare piazza Libertà, inaugurata nel 2019 e penalizzata dal periodo di restrizioni dovute al Covid”.
Una pandemia che in parte ha influenzato delle iniziative del Consorzio: “Avevamo avviato il mercato agricolo a Ballabio e a Brivio contando sull’afflusso di gitanti alla domenica, ma le limitazioni alla mobilità hanno inciso fortemente sull’opportunità di organizzare queste iniziativa portandoci a sospenderle” ha rimarcato Esposti. A livello di aziende agricole, invece, il Covid non ha fortunatamente inciso molto: “Il settore alimentare, di fatto, non è si è mai fermato. Qualche problema in più l’abbiamo registrato con gli agriturismi che solo ora hanno ricominciato a lavorare e con le fattorie didattiche, fortemente penalizzate dalle sospensioni delle gite e delle escursioni”.