Orgogliosamente Cfpa, in un libro l’alberghiero di Casargo

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E come potevano farlo se non attraverso un libro di ricette? Per raccontare la scuola gli sbocchi che offre studenti, docenti ed ex studenti di prestigio hanno usato la loro materia prima: ossia la fantasia in cucina. Ieri la presentazione a Lecco davanti alle autorità.

Era ricolma la sala conferenze del palazzo del Commercio, alla presentazione di un biglietto da visita in 137 pagine. Il libro ‘Cfpa quanto basta’ infatti racconta non solo il mondo dell’alberghiero di Casargo, chi lo frequenta e di chi vi insegna, ma soprattutto il nuovo corso, che vuole una didattica lunga cinque anni, stage e scambi internazionali e crescita in termini di alunni e di prospettive.

E’ l’impostazione data dal direttore Marco Cimino e dal presidente Francesco Maria Silverij, assieme ai consilieri Emilio Torti e Osvado Pavoni. Viene rappresentata dalla prosecuzione dei tre anni classici fino al quinto per ottenere il diploma di “Tecnico dei servizi della ristorazione”, ma anche dalla creazione dell’associazione degli ex alunni della scuola, una nota in più per sottolineare l’orgoglio di aver preso le basi della professione a Casargo.

Come si sa la scuola è un convitto da 210 posti in cui si trascorrono cinque giorni alla settimana, un modo secondo la dirigenza per imparare bene la responsabilità e per coltivare la passione, l’ingrediente più importante in questo genere di lavoro.

E lo racconta chi ce l’ha fatta, chi dopo aver studiato in Valsassina si è fatto notare, come il giovane Luigi Gandola, 28 anni, oggi chef del ristorante Salice blu di Bellagio e autore di una delle ricette del libro.

A salutare la pubblicazione c’era un nutrito parterre di politici, il presidente della Provincia di Lecco Daniele Nava, l’assessore alla formazione Luca Teti, il senatore Bodega, il comandante provinciale dei carabinieri Marco Riscaldati e molti altri. Un po’ un caso la presenza solo tra il pubblico di Pina Scarpa, sindaco di Casargo. Che sarebbe stata invitata, ma non come autorità e dunque fuori dal palco.