VERONA – Le aziende vitivinicole lombarde si preparano alla 52ª edizione di Vinitaly, il Salone internazionale del vino e dei distillati che si terrà a Verona dal 15 al 18 aprile. La valorizzazione di un territorio unico per varietà di climi, ambienti e terroir rappresenta infatti un carattere distintivo della viticoltura regionale, la quale all’interno del Padiglione Lombardia, realizzato come da tradizione in Accordo di programma tra Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, sarà rappresentata da oltre 200 produttori.
“I vini lombardi sono apprezzati in tutto il mondo. L’export nel 2017 ha fatto registrare il record del millennio con un valore di 270 milioni e 360 mila euro, +4,2% sul 2016. Al Vinitaly la collettiva lombarda, tra le prime per numero di espositori, occuperà uno spazio di 8.500 metri quadrati complessivi al primo piano del PalaExpo. Qui consumatori, operatori e giornalisti specializzati troveranno circa 2 mila etichette in degustazione”. Lo ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi presentando i numeri della delegazione lombarda al Vinitaly 2018
Dall’Erbamat in Franciacorta, alla Merera in Valcalepio, alla varietà Verdese sulle colline dell’IGT Terre Lariane, solo per fare qualche esempio, sono molte le varietà rilanciate negli ultimi anni. E anche grazie a loro la Lombardia, già ai primi posti a livello nazionale per varietà di vite per uve da vino coltivate, ha ulteriormente consolidato questa peculiarità, arrivando a 90 diverse tipologie presenti sul territorio regionale sulle 517 totali iscritte al Registro nazionale delle varietà di vite.
“La Lombardia può contare su oltre 3 mila imprese vitivinicole e 300 aziende giovani che hanno contribuito a raggiungere importanti risultati sui mercati esteri”, ha proseguito Fabio Rolfi. “In questo settore la Lombardia punta principalmente sulla qualità dei prodotti. Sul nostro territorio regionale si producono per il 90% vini a Denominazione di qualità, grazie a 5 DOCG, 21 DOC e 15 IGT. Il tema della biodiversità e della sostenibilità ambientale calza a pennello con le esigenze di mercato: il consumatore è sempre più sensibile rispetto alle tematiche della sostenibilità. Vinitaly è una vetrina straordinaria per i nostri prodotti e una chance strategica per recuperare mercato nei confronti delle produzioni estere” ha concluso Rolfi.
Accanto alla valorizzazione della biodiversità, si è assistito negli ultimi anni anche a un vero e proprio boom della viticoltura biologica. Se nel 2010 gli ettari destinati a questo tipo di produzione o in conversione erano 908, nel 2017 hanno raggiunto in Lombardia quota 1.751 ettari, con un incremento del 93%. A far la parte del leone, la provincia di Brescia, prima a livello regionale con 522,5 ettari a biologico e 504 ettari in conversione. Seguono la provincia di Pavia, con 259 ettari a bio e 378 in conversione, quella di Mantova (rispettivamente 34,5 e 20,8 ettari), quella di Bergamo (rispettivamente 7,6 e 10,4 ettari), quella di Sondrio (rispettivamente 2 e 8,7 ettari). Chiudono Lecco, con 0,3 ettari a bio e 2,2 ettari in conversione, Milano con 0,6 ettari bio e Varese, con 0,1 ettari a bio.
I Consorzi presenti a Vinitaly 2018 sono: Consorzio Franciacorta, Consorzio Lugana, Consorzio Moscato di Scanzo, Consorzio Oltrepò Pavese, Consorzio Provinciale Vini Mantovani, Consorzio San Colombano, Consorzio Terre Lariane, Consorzio Valcalepio, Consorzio Valtellina, Consorzio Valtènesi, ed Ente Vini Bresciani (in rappresentanza dei territori di Botticino, Cellatica, San Martino della Battaglia e Valcamonica).