MILANO – Sono oltre 150 le donne uccise dalla mafia, morte per impegno politico, vittime di delitti d’onore o rimaste intrappolate in situazioni familiari mafiose dalle quali non sono riuscite a uscire. Senza dimenticare le tante donne che lavorano contro la criminalità organizzata, creatrici di nuove pratiche di resistenza al Nord come al Sud, testimoni e collaboratrici di giustizia.
È dedicata proprio alle donne l’edizione 2018 della Giornata regionale dell’impegno contro le mafie che si celebrerà martedì 20 marzo, dalle 9.30 alle 12.45, a Palazzo Pirelli, Auditorium Gaber, piazza duca d’Aosta, iniziativa voluta dalla legge regionale approvata nella scorsa legislatura e dedicata alla prevenzione e al contrasto delle criminalità organizzate e alla promozione della legalità.
Ai lavori parteciperanno anche Raffaele Cattaneo, Presidente del Consiglio regionale, e Gian Antonio Girelli, Presidente della Commissione speciale Antimafia. I lavori saranno aperti dal video “Cento passi” sulla vita di Peppino Impastato e dagli interventi di Alessandra Cerreti, magistrato Direzione distrettuale Antimafia, e di Delia Campanelli, Direttore dell’Ufficio scolastico regionale della Lombardia, di Fernando Dalla Chiesa, Presidente del Comitato tecnico scientifico per la legalità.
Ombretta Ingrascì, Docente di Sociologia della Criminalità Organizzata presso l’Università degli Studi di Milano – Facoltà di Scienze politiche, sarà intervistata da Francesco Terragno, dell’Associazione Vittime del Dovere. Alle 10.30, la Compagnia del Bivacco metterà in scena “Pi Amuri – Ballata per fiori innamorati”, uno spettacolo dedicato al coraggio di donne come Lea Garofalo e Denise Cosco che per amore di giustizia si sono ribellate alla sopraffazione, alla violenza.
Al termine, la testimonianza di Maria Luisa Iavarone, madre di un ragazzo aggredito e gravemente ferito da una baby gang a Napoli. L’appuntamento è stato pensato per i giovani, ma non solo, per riflettere sul valore dell’impegno civile e politico a difesa della società civile.