Senza casa né lavoro, tanta solidarietà per Luca Riccomini: “Grazie di cuore”

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Luca Riccomini (1)LECCO – Quanta solidarietà per Luca Riccomini! La storia del 50enne di Castello Brianza, padre di due figli, costretto ad una vita da clochard dopo aver perso casa e lavoro, ha commosso profondamente i lecchesi e dopo l’appello lanciato dallo stesso Riccomini attraverso le pagine del nostro quotidiano on-line, in tanti si sono fatti avanti per lui.

C’è chi ha voluto sincerarsi delle sue condizioni, chi si è offerto di dargli un aiuto nel trovare un lavoro e chi una mano dal punto di vista economico.

“Dopo solo due ore che è apparso l’articolo ho ricevuto due chiamate – ci spiega Luca – la prima di una donna che ha chiesto se poteva inviarmi del denaro, un’altra da un signore che vuole conoscermi per vedere se può aiutarmi in qualche modo. Li ho ringraziati di cuore e ringrazio tutti quelli che si sono interessati a me in questi giorni”.

La sua vicenda è stata letta, condivisa e discussa sui social network e diverse mail sono giunte alla nostra redazione per chiedere di  poter aiutare concretamente lo sfortunato lecchese. Per facilitare il tutto e per dare la possibilità a chi volesse di dare il proprio contributo, pubblichiamo l’IBAN di Luca Riccomini: IT38D0306967684510323346480.

“Sono stato contattato anche dalla parrocchia di Castello Brianza – prosegue il 50enne – sembra che vogliano organizzare una raccolta fondi in mio favore. Non so che dire”.

Ora il volto di Luca è acceso dalla speranza ma c’è ancora un nodo da risolvere, ovvero quello della residenza: infatti, nei mesi del censimento, Luca già da tempo era stato sfrattato dalla propria abitazione per trovare alloggio prima nel centro di accoglienza di Pescarenico e poi da conoscenti in Valsassina, per ritrovarsi dopo qualche mese nuovamente sulla strada.

Così, non abitando a Castello B.za e non avendo avanzato richieste ad altri Comuni, Luca risulta ora come non residente ed ha perso ogni tipo di tutela oltre che la possibilità di lavorare attraverso la borsa sociale erogata dalla Provincia che gli permetteva di vivere.

Su questo si sta interessando l’Amministrazione Comunale di Castello Brianza. “Lo abbiamo sempre assistito in passato e abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare – spiega il sindaco Luigina De Capitani – Il problema è che con il censimento si è reso irreperibile, non sapevamo dove fosse e come rintracciarlo”.