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DOLZAGO – Morto folgorato all’interno dell’ex fabbrica Passerini: una tragedia, già avvenuta lo scorso agosto, che sembra essersi ripetuta domenica sera a Dolzago.
Vittima un 30enne italiano, residente nel calolziese, che, per motivi al vaglio dei carabinieri, si trovava dentro l’ex azienda brianzola quando è avvenuto il dramma.
L’allarme è scattato dopo le 22: secondo quanto è stato possibile ricostruire, in attesa della versione ufficiale delle forze dell’ordine, pare che il giovane fosse in compagnia di almeno un’altra persona quando è successo l’incidente. Quest’ultima, sempre secondo quanto emerso, avrebbe avvisato i soccorsi e i parenti del ragazzo che hanno raggiunto i capannoni, situati in via Provinciale.
Li hanno preceduti quattro pattuglie dei carabinieri insieme al maresciallo Nicolino Ombrosi al comando della stazione di Oggiono, ambulanza, automedica e i Vigili del Fuoco anche se per il 30enne non c’è stato nulla da fare. Chiamato ad intervenire anche un tecnico per togliere la corrente e permettere l’intervento dei soccorsi. Giunta sul posto anche la Polstrada.
Su quanto accaduto sono in corso gli accertamenti dei militari. Lo scorso agosto era stato rinvenuto il corpo di un 46enne di origine rumena, che si era introdotto nella ditta per rubare materiale elettrico in rame e che era morto allo stesso modo nella cabina Enel.
