Non tira Bellaria
per il Lecco. Batosta casalinga 0 a 5

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Disfatta bluceleste al Rigamonti Ceppi: il Lecco crolla in casa col Bellaria. Il risultato finale di 0-5 fotografa in modo sufficiente lo squilibrio della partita, che ha visto gli ospiti padroni del campo dal primo all’ultimo minuto. Sicuramente la peggior sconfitta stagionale per i ragazzi di mister Pellegrino, che hanno concesso occasioni su occasioni al Bellaria dell‘ex Samuele Buda, con l’opportunità di dilagare già nel primo tempo, concluso col risultato di 0-1. Difesa impresentabile, anche il tecnico ha le sue colpe, avendo totalmente sbagliato la formazione iniziale: gli unici che meritano la sufficienza sono Fall e Aprea, che ha tenuto aperta la partita nella prima frazione di gioco.

Se doveva essere la partita delle risposte, ne ha date solo in negativo: l’obiettivo della salvezza ora è complicato da raggiungere per una squadra senza cattiveria e senza valori tecnici.
Pellegrino si affida a Maiese nel ruolo di laterale sinistro del centrocampo a quattro. In attacco la coppia Fall-Fabbro, mentre al centro della difesa c’è Caforio accanto a Ischia. Al 5’ subito brivido per la retroguardia bluceleste: Turchetta serve De Cenco al centro dell’area, sulla sua girata miracolo di Aprea che salva il risultato. Un minuto più tardi conclusione debole di Briglia, che ci prova anche al 12’, quando il suo tiro finisce in curva Nord. Il Lecco è assente nei primi minuti: Gatti al 15’ perde un brutto pallone, per poco De Cenco non ne approfitta. Alla pochezza di gioco la difesa di Pellegrino aggiunge l’ingenuità che regala al Bellaria il vantaggio: al 18’ Ischia in chiusura calcia la palla addosso a Castelnuovo, la sfera finisce sui piedi di Turchetta che scarta in tranquillità Aprea e deposita la palla nel sette. Sul tiro del numero 10 decisiva la deviazione di Caforio che nel tentativo di rinviare il pallone lo ha spedito in fondo alla rete. Al 25’ il monologo romagnolo continua: destro di Turchetta dal limite bloccato da Aprea. Il pubblico comincia a rumoreggiare per il non-gioco degli uomini di Pellegrino, che rischiano lo 0-2 alla mezz’ora: Turchetta serve Rolandone a centro area, l’esterno conclude sul fondo da buonissima posizione. Al 32’ ammonizione per Gatti. Sulla punizione seguente Briglia da solo nell’area piccola non riesce a siglare il doppio vantaggio. Al 35’ si sveglia il Lecco: Fall serve Fabbro a centroarea, il friulano calcia a lato. Proprio Fabbro e Maiese escono al 37’, lasciando spazio a Rebecchi e Viviani. Al 44’ miracolo di Aprea che salva il risultato, deviando in corner la conclusione da distanza ravvicinata di De Cenco.

La ripresa si apre col raddoppio degli ospite: al 48’ Sciannamè regala la palla a Fioretti che fulmina Aprea con un preciso diagonale. Al 50’ il cross interessante di Viviani si spegne sul fondo. Due minuti più tardi Aprea blocca il potente tiro di Fioretti. Il 3-0 è nell’aria: in contropiede Rolandone serve De Cenco che segna il terzo gol. La curva Nord si svuota: i tifosi lasciano lo stadio dopo soli 55 minuti di gioco. Al 60’ Fall a tu per tu con Venturi spreca. Il quarto gol è di Turchetta: al 63’ il fantasista dribbla Castelnuovo e lascia secco Aprea sul primo palo. In occasione Magnani commina l’espulsione a Suriano: mentre si scaldava non indossava la pettorina ed è andato a protestare nei confronti degli avversari che gioivano. Al 71’ traversa di Fall: ottima l’iniziativa dell’ex cesenate, il suo tiro dal limite si stampa sulla traversa a Venturi battuto. Al 77’ Fioretti calcia addosso a Aprea: due minuti più tardi il bomber fa 0-5 ottimizzando l’assist di Briglia in uno stadio ormai vuoto e annichilito. All’85’ gol annullato da Fall per fuorigioco. Un minuto più tardi Rebecchi si fa respingere il tiro dell’1-5.
Ora la classifica piange: l’ultimo posto è sempre più una realtà a cui i blucelesti, in questa stagione, si dovranno abituare se l’andamento della stagione non cambierà.

LECCOBELLARIA 0-5
RETI: 18’ aut. Caforio(L), 48’ Fioretti(B), 55’ De Cenco(B), 63’ Turchetta(B), 79’ Fioretti(B)
LECCO (4-4-2)- Aprea 6, Castelnuovo 4.5, Ischia 4, Caforio 4, Sciannamè 4; Galli 5(74’ Conti 5.5), Gatti 5, Padoin 4.5, Maiese 5 (37‘ pt Viviani 5); Fall 6, Fabbro 5 (37‘ pt Rebecchi 4). A disp. Perucchini, Pizzuti, Conti, Suriano, Temelin. All. Pellegrino 4
BELLARIA (4-4-2)- Venturi 6.5, Severi 6, Forte 6.5, Beamonte 6, Buda 5.5; Martinelli 5.5, Rolandone 7 (74‘De Luca 6), Briglia 6.5, Turchetta 8 (76‘ Luppi 6); De Cenco 7.5 (67’ Rossi 6.5), Fioretti 7. A disp. Renna, Fantini, Mariani, Scarponi. All. Campedelli 6.5
Arbitro Magnani di Frosinone 6.5

NOTE Osservato un minuto di silenzio in onore delle vittime del maltempo in Calabria e Sicilia
Ammoniti Gatti(L), Severi(B), Caforio(L), Rebecchi(L)
Angoli 0-4 Rec. 1’ pt, 3’ st
Spettatori: 900 circa
Incasso: 540 euro, a causa dei prezzi popolari speciali applicati per l’occasione

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LE INTERVISTE DEL DOPOPARTITA

Maurizio Pellegrino: Il primo a vergognarmi sono io perché questo è troppo brutto per essere vero. Ora parlerò con la società.

Francesco Lamazza: L’atteggiamento della squadra è stato a dir poco vergognoso. Martedì parlerò con i giocatori e qualcuno di loro si dovrà assumere le proprie responsabilità. Il presidente in questo momento è distrutto e mancano ancora giornate per tirare avanti fino a gennaio. Ora mi appello all’onestà intellettuale di qualche giocatore: voglio parlare con loro perché è inammissibile entrare in campo con questo atteggiamento.

Gianluca Turchetta: Ci portiamo a casa tre punti che ci fanno respirare. Siamo riusciti a mettere in difficoltà il Lecco sulle corsie esterne e abbiamo attaccato bene gli spazi, arrivando a questa vittoria importantissima. Penso che chiunque avessimo incontrato oggi avremmo dato del filo da torcere.

Nicola Campedelli: Sapevamo che il Lecco stava facendo buone prestazioni, ma da subito ho avuto l’impressione che potevamo dire la nostra. Siamo stati molto concreti e abbiamo vinto meritatamente; era un momento delicato, giocavamo bene, ma i risultati non arrivavano. Ora dobbiamo cercare di proseguire su questo cammino per fare più punti possibili.