Settecento persone hanno raggiunto ieri, sabato, l’alta collina per partecipare a Montevecchia da bere
Vincente il connubio tra ottimo vino, cibo sfizioso e paesaggi mozzafiato. Soddisfatti gli organizzatori
MONTEVECCHIA – Undici stappe, undici vini da assaporare e degustare e undici stuzzichini prelibati e sfiziosi. Non ha deluso le aspettative Montevecchia da bere, la manifestazione che dal tardo pomeriggio di ieri ha calamitato in collina 700 persone.
I carnet (verde per il giro completo di 11 degustazioni e arancioni per quello ridotto a 7) per partecipare alla degustazione di vini e prodotti tipici del territorio sono stati esauriti poco dopo le 18.30 quando il bus navetta ha caricato alle Quattro Strade l’ultimo gruppone di partecipanti al tour enogastronomico.
![](https://lecconotizie.com/wp-content/uploads/2019/06/Montevecchia_da_bere_partenza.jpeg)
Un percorso enogastronomico tra prodotti tipici e paesaggi mozzafiato
Un percorso alla scoperta di Montevecchia alta al tramonto tra prodotti tipici, paesaggi mozzafiato e musica. Giunta alla settima edizione e capace di ampliarsi di anno in anno, la manifestazione è promossa da consorzio vini Igt Terre Lariane, Produttori del Parco e Pro Montevecchia con la collaborazione di Onav Lecco e il patrocinio del Comune e del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone.
In cabina di regia i tre ideatori dell’iniziativa, ovvero Claudia Crippa, presidente di Igt Terre Lariane, Marco Frison, presidente del consorzio agricoltori del Parco e Giovanni Zardoni, coadiuvati dai volontari della Pro Montevecchia.
I partecipanti hanno potuto degustare i vini prodotti all’interno del Parco di Montevecchia e del Curone, apprezzandone la tipicità e il carattere che porta ogni prodotto a essere diverso dall’altro.
Undici stappe per scoprire la tipicità di un territorio
A ogni stappa, i titolari delle diverse aziende agricole coinvolte hanno fornito indicazioni sulle uve utilizzate e sul processo di lavorazione, mettendo in risalto le caratteristiche e le peculiarità del proprio vino, coltivato con cura e dedizione.
Non potevano mancare, tra gli assaggi messi a disposizione del pubblico, i prodotti tipici del territorio montevecchino, tra cui i celeberrimi formaggi, reinterpretati con l’aggiunta delle erbe aromatiche, altro fiore all’occhiello di Montevecchia.
Largo anche alla pasta di salame di pecora brianzola, alla farinata di ceci al rosmarino e a una fresca e gustosa granita al limone con salvia, proposta a metà percorso per spezzare la gradazione alcolica del percorso. Immancabile il leggendario cioccolato artigianale al rosmarino di Montevecchia, proposto nell’ultima stappa a Cascina Butto, dove si è tenuto anche il concerto blues rock di Leo Ghiringhelli Quartet.