“La discriminazione di empori e consorzi agrari” lettera al ministro Bellanova

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lettera

L’imprenditore lecchese Alberto Polvara scrive al Ministro Teresa Bellanova

“Discriminati dal codice Ateco, eppure per realtà simili non è lo stesso”

LECCO – “Buongiorno Ministro Teresa Bellanova

Mi chiamo Alberto Polvara e sono titolare dell’ azienda Emporio Agricolo srl di Lecco, le scrivo per metterla a conoscenza della profonda ingiustizia alla quale mi sento sottoposto e spero di parlare anche in nome dei miei colleghi.

La mia azienda tratta di fatto prodotti agricoli, concimi, sementi, piante da orto e frutta, mangimi ect e potremmo essere paragonati ad un consorzio agrario. E’ oramai risaputo che il commercio al dettaglio dei prodotti che anche noi vendiamo è riservato solo a chi ha un codice ateco agricolo ed è qua che scatta la discriminazione.

Le aziende agricole-commerciali è risaputo che sono borderline tra l’agricolo e il commerciale e che i prodotti di loro produzione sono la minima parte dei loro incassi, mai più producono concimi, sementi, piante da orto ect. La domanda che le pongo è: visto che queste aziende più commerciali che agricole possono vendere perché noi no visto che possiamo rispettare le norme igienico sanitarie?

Le rammento inoltre che i codici ateco sono un’ arma a doppio taglio e servono più in un concetto statistico che pratico, la sostanza dell’ azienda è espressa esclusivamente dalla visura camerale.

Spero che nel grande disordine di questo periodo riesca a trovare il tempo per una soluzione a questa ingiustizia e anche di rispondermi, ma penso che nella sua piacevole semplicità un minuto del suo tempo me lo dedicherà. La ringrazio e resto in attesa di una sua risposta”.

Alberto Polvara