RUBRICA – Il fenomeno che, più di qualunque altro, ha conosciuto un boom con l’avvento di internet e dei social media è quello dei siti di conoscenza tra persone e delle applicazioni destinate ad incontri sessuali. La pandemia ha dato un ulteriore impulso a questo fenomeno a causa dell’impossibilità di coltivare relazioni fisiche in modo diretto.
Le nuove generazioni hanno a disposizione applicazioni specifiche per qualsiasi esigenza di natura relazionale (o, almeno, così sembra) e sessuale: dalla semplice frequentazione online per una conoscenza reciproca in vista di una possibile amicizia, all’incontro effettivo per l’approfondimento di una relazione di coppia, fino al dating esplicitamente sessuale.
Negli ultimi anni sono nate anche applicazione che incrociano il posizionamento di chi utilizza l’app nell’immediatezza in cui avviene la ricerca e le disponibilità sessuali istantanee di possibili partner nelle vicinanze, in modo da rendere effettivo, in qualsiasi momento, un possibile incontro sessuale specificamente tarato sulle esigenze dei due richiedenti.
In qualsiasi istante, attraverso queste app, chiunque può realizzare un incontro sessuale selezionando l’orientamento del partner che sta cercando, le sue propensioni e disposizioni sessuali, le preferenze esplicite e specifiche del tipo di rapporto di cui si è in cerca e perfino il tipo di prestazione sessuale che si intende offrire e ricevere.
Per avere un’idea dell’universo di possibilità (e di interessi economici) che si muove attorno agli incontri e al sesso virtualmente costruito basti pensare al numero di piattaforme a disposizione dei cybernauti (ossia di ognuno di noi). Se limitiamo la nostra attenzione ai soli siti di incontri di conoscenza “generalisti” in vista di una possibile frequentazione sono disponibili, oltre all’arcinoto Tinder, anche Bumble, Happn, Once, Inner circle. E parliamo solo dei più noti, con milioni di iscritti in tutto il mondo (Tinder, ad esempio, ha 9 milioni di iscritti solo in Italia). Ognuno di questi siti si caratterizza per la specificità delle possibilità offerte e per le modalità di selezione, inserimento e incrocio delle informazioni che vengono fornite dagli utenti. L’obiettivo è quello di favorire l’incontro tra persone in vista di obiettivi condivisi.
A questi strumenti bisogna poi aggiungere le decine di siti nati per soddisfare specifiche richieste per classi di età, tipo di relazione e le infinite variabili che entrano in gioco nella costruzione di un rapporto.
Non solo; anche i siti e i social nati per altre finalità, diventano automaticamente anche siti di incontro. Oggi ci si conosce su Facebook, Wattsup, Instagram, Tweeter, ma anche nella semplice condivisione di video, giocando ai videogiochi e persino sui siti di ricette…
Infine, a complicare ulteriormente l’articolazione di questo mondo, non dobbiamo dimenticare le nuove pratiche sessuali che sono nate grazie alle nuove tecnologie: lo scambio di materiale pornografico relativo a sé e agli altri, le videochiamate online a contenuto sessuale, la registrazione di video pornografici da condividere.
Insomma siamo di fronte ad un nuovo modo di vivere le relazioni più intime, e la sessualità anzitutto, che è già entrato nell’esperienza dei nostri ragazzi e, in misura differente per ciascuno, di tutti noi. Basti pensare che il Digital Global Overview Report 2022 riferisce che gli utenti italiani attivi sui social network sono 43,2 milioni, cifra che corrisponde al 71% della popolazione.
Dell’impatto (a tratti spaventoso) che tutto questo sta avendo su di noi e soprattutto sulle nuove generazioni parleremo nei prossimi articoli.
Iniziamo, per ora, ad introdurre l’argomento con una citazione. Nel libro La fine dell’amore. Sociologia delle relazioni negative, la sociologa israeliana Eva Illouz si esprime in questi termini: «L’uso di strumenti di selezione del partner come Tinder fa sì che la scelta iniziale stessa si svolga secondo le caratteristiche della scelta in un catalogo di merci, in un campionario: si sceglie in modo rapido, alla prima occhiata, escludendo o selezionando in modo binario chi è compatibile e chi no, con lo scopo di una relazione occasionale, prevalentemente di tipo sessuale, e senza aspettative per il futuro. Il risultato non è di tipo selettivo, ma di tipo cumulativo: non si stratta della selezione accurata di un partner amoroso stabile, ma della moltiplicazione di contatti occasionali in vista di una soddisfazione sessuale contingente».
È ciò che porta la sociologa Marie Bergström, autrice del libro The New Laws of Love, a constatare che in futuro useremo sempre di più le piattaforme di dating online e questo porterà ad una separazione ancora più netta tra il sesso e la vita reale nella misura in cui si entra nelle relazioni attraverso il sesso e non viceversa, con distacco emotivo e controllo sentimentale.
Dott. Enrico Bassani
Psicologo – Psicoterapeuta
Via Leonardo da Vinci 15, Lecco
http://www.bassanipsicologo.it – info@bassanipsicologo.it – tel. 338.5816257
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