Referendum cittadinanza: il 27 incontro pubblico a Merate con esperti e attivisti

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L’iniziativa porta la firma dei Giovani Democratici e del Partito Democratico lecchese

Appuntamento martedì 27 maggio alle 21 in sala civica a Merate

MERATE – Referendum sulla cittadinanza: i Giovani Democratici e il Partito Democratico lecchese promuovono un incontro di approfondimento in vista dell’appuntamento con il voto dei prossimi 8 e 9 giugno. La serata si terrà domani, martedì 27 maggio alle 20.45 nella sala civica di  viale Lombardia 14.

La serata sarà introdotta da Laura Bartesaghi, responsabile lavoro del PD Lecco, e
Pietro Radaelli, segretario dei Giovani Democratici Lecco. Interverranno Gaia Romani,
assessora del Comune di Milano, Matteo Hallissey, presidente di +Europa e dei
Radicali Italiani, e Vladislav Malashevskyy, attivista del Referendum Cittadinanza. A
moderare l’incontro sarà Elena Lo Monte, vicesegretaria dei Giovani Democratici
Lecco.

“L’obiettivo dell’evento è quello di aprire un dialogo ampio e partecipato, rivolto non solo
a chi sostiene la proposta referendaria, ma soprattutto a chi ha dubbi o visioni diverse – puntualizzano gli organizzatori -. Il confronto costruttivo è il cuore della democrazia, e proprio per questo l’invito è esteso a tutte e tutti, a prescindere dalle opinioni personali e ci sarà largo spazio di confronto con i relatori”.

Il referendum propone di ridurre da 10 a 5 gli anni di residenza legale richiesti per poter avanzare la domanda di cittadinanza italiana. Una volta ottenuta, la cittadinanza verrebbe automaticamente trasmessa ai figli minorenni.

“Si tratta di una riforma semplice ma potenzialmente rivoluzionaria: darebbe accesso a pieni diritti civili e sociali a oltre 2,5 milioni di persone che oggi vivono, lavorano, studiano e contribuiscono alla crescita del nostro Paese, ma che restano escluse dalla piena partecipazione alla vita pubblica – sottolineano gli organizzatori -. Il referendum mira a colmare questo divario, allineando l’Italia agli standard europei e rafforzando l’inclusione, l’uguaglianza e la giustizia sociale”.