Sono stati centinaia gli islamici che si sono trovati nella mattinata di domenica per celebrare la festa del sacrificio. Nella sala de “Lofficina della musica” di via Plava, hanno infatti ricordato l’offerta effettuata da Abramo a Dio che ha ucciso un montone al posto del figlio Ismaele. Alla funzione, celebrata dall’imam Hatem G. Sobhi, hanno vouto essere presenti anche il missionario della Consolata padre Gianni Treglia e l’assessore alla Coesione sociale Francesca Bonacina. “Questo è un momento di spiritualità importante per tutti i musulmani – dichiara l’assessore –. È un’occasione fondamentale per l’incontro tra persone di diverse nazionalità che vengono nel territorio e rendono la città interculturale”. È intervenuto per la seconda volta alla festa islamica padre Gianni Treglia: “Collaboriamo attivamente con le associazioni culturali Namaste e Assalam – spiega il religioso –. Ogni anno, tra l’altro, vengono organizzati tre incontri interreligiosi ai quali siamo molto lieti di partecipare attivamente”.
La festa segue il calendario islamico che si basa su una scansione del tempo tipicamente lunare e per questo ogni anno si sposta di una decina di giorni rispetto al calendario cristiano. Dopo la preghiera i fedeli si sono recati a casa continuando i festeggiamenti ricordando con il pranzo a base di agnello che, per tradizione viene diviso in tre parti: una viene mangiata subito dalla famiglia, un’altra viene conservata e la porzione rimanente viene regalata ai bisognosi. Per questa ricorrenza molti islamici si recano in pellegrinaggio alla Mecca e, come riferisce il presidente dell’associazione culturale Assalam Moez Samti, “anche alcuni fedeli di Lecco sono partiti per festeggiare nella città araba”.