La storia di Mario Piacentini che ha prestato servizio alla funivia per oltre 20 anni
Classe 1934, venne assunto nel 1953: “Come dimenticare i tantissimi turisti salivano per sciare o vedere la fioritura dei narcisi”
TORRE DE’ BUSI – Difficile immaginare l’emozione che ha provato quando, dopo tanti anni, si è ritrovato davanti a quella cabina della funivia con cui ha accompagnato migliaia e migliaia di turisti tra Torre De’ Busi e Valcava. Mario Piacenti, classe 1934, dopo 50 anni è tornato a Valcava da Lama di Monchio, il paesino degli Appennini modenesi dove abita.
Il signor Piacentini, per una ventina di anni, ha prestato servizio come capo stazione e capo servizio per la funivia che collegava il centro di Torre De’ Busi con la località turistica di Valcava. Assunto nel 1953, appena maggiorenne, ha lavorato alle dipendenze dell’ingegner Tommaso Comolli, figlio dell’architetto Alessandro Comolli che nel 1925 realizzo il progetto della funivia che sarebbe stata inaugurata nel 1928.
Oggi rimangono solo alcuni piloni e la stazione a monte (ora casa privata) che conserva una delle cabine a ricordo di quella che fu la prima funivia costruita in Lombardia e seconda in tutta Italia. La funivia venne concepita nel 1925 da un’idea dell’architetto Alessandro Comolli, fu progettata dall’ingegnere sudtirolese Luis Zuegg e inaugurata nel 1928.
Ad accompagnare Mario in quello che si è rivelato un vero e proprio viaggio indietro nel tempo e nei ricordi, è stato il nipote Paolo Piacentini, persona molto conosciuta in paese poiché titolare con il cognato di un allevamento di lumache: “Mio zio porta ancora con sé un forte ricordo di quei tempi e nel bar che tuttora gestisce sfoggia appeso al muro un quadro con una foto e un articolo della vecchia funivia di Valcava”.
Nella mente del signor Piacentini i ricordi sono ancora vividi: le cabine superavano in undici minuti un dislivello di circa 800 metri su un percorso lungo 2.680 metri con cinque piloni: “La funivia ha trasportato milioni di sciatori d’inverno e milioni di turisti in tutte le altre stagioni – ricorda Mario – Come dimenticare i tantissimi turisti che, in primavera, salivano per la fioritura dei narcisi, come dimenticare quell’intenso profumo di fiori. Mia moglie Fidalma gestiva il bar alla partenza della funivia a Torre De’ Busi, io ho lavorato per la funivia fino al 1974, quando cessò le sue corse verso Valcava prima di essere chiusa definitivamente nel 1977″.
La conclusione della storia di quello che fu un vero e proprio gioiello ingegneristico avvenne ufficialmente il 13 luglio 1978 quando il comune di Torre De’ Busi decise di procedere al suo smantellamento. Di quell’epoca romantica oggi resta solo qualche traccia nascosta, anche sei nei occhi del signor Piacentini sembra ancora di rivedere l’entusiasmo e sentire il vociare delle migliaia di persone che si apprestavano a compiere quel “viaggio futuristico”.