OSNAGO – E’ stato operato d’urgenza questa notte all’ospedale San Anna di Como il bimbo di circa due anni aggredito da un rottweiler mentre si trovava nel cortiletto di casa, ad Osnago.
Il piccolo, dopo lo strenuo salvataggio dalle fauci del molosso, era stato prima portato in ambulanza all’ospedale Manzoni di Lecco, poi il trasferimento verso il nosocomio comasco, dove è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia plastica per una grave lesione al gluteo e al cuoio capelluto, oltre per le ferite al volto causate dai morsi del grosso cane.
La prognosi è ancora riservata e il bambino resta in rianimazione ma da quanto trapelato finora non sarebbe in pericolo di vita e già domani potrebbe fare ritorno verso il lecchese.
Un drammatico episodio, accaduto nel tardo pomeriggio di lunedì in una palazzina di via Pinamonti, quando madre e figlio sono stati raggiunti dal rottweiler di un vicino di casa mentre si trovavano nel cortile del condominio. Il cane, dal peso di oltre 70 chili, è riuscito a scappare dal suo recinto e si è avventato sul bimbo, sotto gli occhi della madre che ha tentato invano di fare da scudo al proprio piccolo.
Richiamato dalle urla della donna, si è precipitato sul posto un residente che si è immediatamente lanciato in soccorso del piccolo, riuscendo a levarla dalla presa del molosso e a rifugiarsi in casa insieme al genitore. Lanciato l’allarme, è giunto il personale del 118 che non è riuscito però a raggiungere il ferito sempre a causa del cane che si era piazzato difronte all’ingresso della palazzina, ringhiando contro i soccorritori.
Sono quindi intervenuti i carabinieri di Merate, guidati dal capitano Giorgio Santacroce. Sua la decisione di agire rapidamente, per evitare che il dramma si trasformasse in tragedia: il militare ha estratto la pistola e a sparato, ferendo l’animale che immediatamente si è dato alla fuga, consentendo ai sanitari di soccorrere la vittima.
Il rottweiler è stato rintracciato poco lontano e per il suo recupero è stato avvisato l’accalappiacani dell’ASL anche se di lui si sarebbero poi occupati gli stessi proprietari. Verso questi ultimi, i carabinieri dovranno ora valutare eventuali responsabilità sull’accaduto.