ROVAGNATE – Un nuovo laboratorio cinese zeppo di irregolarità è stato smascherato dai controlli dei Carabinieri della Compagnia di Merate, guidati dal capitano Giorgio Santacroce, congiuntamente a quelli del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecco.
Nella mattina mercoledì, infatti, una squadra di carabinieri della Stazione di Brivio, del N.I.L. di Lecco, coadiuvati anche da personale dell’ASL e dell’Ufficio Tecnico del Comune di Rovagnate, si sono portati a Rovagnate in via Lombardia, per effettuare un controllo ad un laboratorio tessile gestito da cinesi. Lo stesso anche in passato era stato sottoposto a verifiche da parte dei carabinieri ed in ogni occasione erano emerse irregolarità poi sanate.
Questa volta però i militari non si aspettavano di trovare una situazione così critica sotto il profilo della sicurezza e dell’igiene.
Al momento del controllo di fatto non venivano trovate persone intente a lavorare nelle 17 postazioni presenti, ma le forze dell’ordine hanno identificato complessivamente 9 cittadini cinesi, oltre alla titolare anch’egli cinese 60/enne residente nello stesso stabile, tutti in regola con le norme sul soggiorno.
Da subito, però, è stata constatata una precaria situazione sia relativa alla sicurezza dei lavoratori sia per i macchinari che la promiscuità degli ambienti oltre agli impianti non a norma e la presenza di bombole di gas stipate nel laboratorio; oltre a precarie condizioni igieniche e la fatiscenza dei vari locali tra postazioni di lavoro, cuccette per dormire e bagni senza una vera e propria divisione.
Vista la situazione, il personale dell’ASL ha emanato un provvedimento di sospensione immediata delle attività per la mancanza di adeguati servizi igienici, gravi inadempienze igienico sanitarie e carenza all’impianto elettrico. Inoltre i carabinieri del N.I.L. riscontravano la mancanza della prevista documentazione sulla sicurezza dei lavoratori.
Attualmente gli accertamenti sono ancora in corso da parte del personale intervenuto allo scopo di circostanziare eventuali violazioni carattere penale.
Solo la scorsa settimana un altro controllo dei carabinieri della Stazione di Costa Masnaga e del Nucleo investigativo di Lecco aveva portato al provvedimento di sospensione delle attività ad altro laboratorio cinese in Bosisio Parini. Il provvedimento era stato adottato dal sindaco di Bosisio e seguito della relazione tecnica presentata dal personale dell’ASL di Lecco fatto intervenire dai carabinieri che come in questo caso si erano trovati di fronte ad una situazione gravemente critica sotto il profilo della sicurezza e dell’igiene nei locali.
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