Coronavirus, vertice in Prefettura: “Finora nessun allarme”

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Riunione operativa oggi pomeriggio in Prefettura per fare il punto sullo stato di emergenza sanitaria

I sanitari hanno ribadito che finora in Italia si sono registrati solo casi “importati” per cui il livello di allarme può considerarsi basso anche se l’allerta resta massima

LECCO – Coronavirus, nessuna situazione di pericolo per ora nel Lecchese. E’ questo l’esito della riunione tecnica svoltasi oggi pomeriggio, martedì,  in Prefettura per fare il punto sullo stato di emergenza sanitaria dichiarato dal Consiglio dei Ministri a seguito della diffusione del virus 2019-ncov (nuovo coronavirus).

Il summit

All’incontro, convocato e presieduto dal Prefetto di Lecco, Michele Formiglio hanno preso parte il Consigliere Delegato della Provincia di Lecco Matteo Manzoni, il sindaco di Lecco Virginio Brivio, il Comandante della Polizia Locale di Lecco Monica Porta, il Questore Filippo Guglielmino, il Comandante Provinciale dell’Arma dei carabinieri Igor Infante, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Paolo Cussotto, il Tenente Colonnello del Nas di Brescia Simone Martano, il Direttore Sanitario ASST Lecco Vito Corrao e il Direttore Medico del Presidio di Merate Valentina Battamio, il Direttore dell’Unita Operativa Malattie Infettive ASST di Lecco dottor Paolo Bonfanti, il Direttore Sanitario ATS Brianza Emerico Panciroli, il Direttore del Dipartimento Igiene e Prevenzione Sanitaria ATS Brianza.

Il 99% dei casi finora in Cina

I sanitari hanno evidenziato che ad oggi si registrano 20.684 casi di epidemia nel mondo, di cui il 99% in Cina. In Europa i casi sono 25 di cui 2 in Italia: si tratta di cittadini stranieri provenienti dalla città di Wuhan.
Così come ribadito anche dal direttore del reparto Malattie infettive dell’Asst di Lecco Paolo Bonfanti nell’intervista rilasciata al nostro giornale, i casi registrati in Italia sono importati e non secondari per cui il livello di allarme può considerarsi basso anche se l’allerta resta massima.
La Regione Lombardia ha dato vita ad una task force per riconoscere e affrontare eventuali casi di Coronavirus, con tre laboratori ai quali trasmettere i campioni da analizzare e 17 reparti di malattie infettive di riferimento.

Informata tutta la rete dei medici di medicina generale

E’ stata, inoltre, fornita adeguata informazione a tutta la rete dei medici di medicina generale, pediatri di famiglia e medici di continuità assistenziale, che rimangono i punti di riferimento per tutta la popolazione in caso di necessità. Si informa, da ultimo, che è comunque attivo presso il Ministero della Salute il numero verde 1500.
Il Prefetto Formiglio, infine, richiamando i contenuti di una recentissima circolare del Ministero dell’interno, ha evidenziato l’esigenza di massimizzare l’efficienza dei dispositivi di ordine e sicurezza pubblica a tutela della collettività.

Intensificare l’attività preventiva di carattere generale

In considerazione anche del rilievo mediatico dell’epidemia, non potendosi escludere il compimento di iniziative estemporanee finalizzate ad ingenerare allarmismo, il Prefetto ha sottolineato l’esigenza di intensificare l’attività preventiva di carattere generale, avendo cura di porre in essere azioni di controllo del territorio al fine di garantire il rispetto della legalità e prevenire l’insorgere di forme di conflittualità sociale che potrebbero essere strumentalizzate da singoli o da gruppi per il compimento di azioni in danno di obiettivi o interessi della comunità cinese o di cittadini di origine asiatica. La situazione è attentamente monitorata.