Il misfatto scoperto stamane dal presidente Gianmarco Corno, passato nella sede della società sportiva che si trova in via Bronzetti, nei vecchi stabnilimenti ormai vuoti dell’azienda da quando questa si è trasferita a Molteno.
Una scena davvero spaventosa: porte sventrate, anche quelle degli armadi del magazzino, disordine, le tute personalizzate degli atleti sparse in giro.
Una volta fatta la ricognizione all’inventario mancavano solo alcune medaglie di latta scambiate per preziose per l’aspetto argenteo e dorato. Sono quelle che aveva conquistato Giovanna Cavalli nel 2005, una era il mondiale della 100 km di corsa e lì’altra conquistata nell’Europeo. Più altre tre.
“La sede conserva i trofei di vent’anni di sport del Gsa Corno Marco Italia d’inestimabile valore affettivo, ma che non valgono proprio nulla sul mercato. Si tratta di semplice latta colorata. La perdita maggiore provocata da questo furto è rappresentata dai numerosi danni procurati al luogo e agli arredi” spiega Gaetano Scardilli, team manager della società.
I locali violati sono ospitati in una palazzina che ai tempi era amministrativa dell’impresa Corno. Per introdursi i ladri non sono passati dalla porta principale, ma sono entrati nei vecchi stabilimenti, benché questi sono protetti per evitare che qualcuno vi si stabilisca abusivamente rischiando di farsi male negli impianti vetusti ancora ospitati.
Dal di dentro il gioco è stato facile, perché le porte erano vecchi usci in legno. Per i malviventi è sicuramente stato chiaro che non sai poteva asportare nulla di ionteressante, vero che c’era dell’abbigliamento pronto per la prossima stagione di gare del settore ciclistico a cui ora la società dà il nome (in precedenza aveva conquistato vittorie nell’atletica e nel calcio) ma essendo personalizzato non era possibile usarlo altrove.
Difficile datare il fatto, l’ultima visita agli uffici risale a due settimane fa per sistemare le nuove divise.
“Siamo una piccola società, gli sponsor contribuiscono alle iscrizioni alla federazione, alle gare alle affiliazioni, le divise ad esempio vengono acquistate dagli atleti“, conclude amaramente Scardilli.