‘Mamma Angela’, com’era chiamata, è stata per anni un punto di riferimento per chi lottava contro la droga
L’instancabile volontaria si è spenta sabato 1° marzo. Il ricordo delle figlie: “Non ha mai smesso di accogliere”
LECCO – “La mamma ha sempre messo davanti gli altri a sé stessa. Sempre. Non si è mai tirata indietro, che si trattasse di accogliere un ragazzo finito nel tunnel della tossicodipendenza o di aggiustare un paio di pantaloni all’ultimo minuto. Lei era così. Devota agli altri, in particolare agli ultimi”. E’ Alessandra Vertua, con le sorelle Antonella, Elena e Laura a ricordare Angela Chiappa, instancabile volontaria scomparsa lo scorso 1° marzo all’età di 80 anni.
Per 30 anni la signora Chiappa è stata volontaria di Asfat, l’Associazione di solidarietà alle persone con problemi di dipendenza. Una causa che l’ha occupata a lungo, un impegno civico e sociale a cui non è mai venuta meno: “Tutto è iniziato negli anni del boom dell’eroina – ricordano le figlie – è capitato che un nostro familiare finisse dentro quel tunnel e lei si prodigò sin da subito per aiutarlo. Da lì, non ha più smesso”.

La casa di Angela e del marito Felice (bresciani di origine) negli anni ha aperto le porte a tantissimi ragazzi finiti nel tunnel della droga: “Il telefono squillava sempre, giorno e notte. La mamma non ha mai detto di no ad un incontro, non ha mai rifiutato di cucinare un piatto caldo in più, di dare un abbraccio, una consolazione. I ragazzi arrivavano da noi e lei semplicemente li accoglieva. Mentre sbrigava le sue faccende, cucinava o rammendava, loro si confidavano, lei li ascoltava. A cena non eravamo mai noi sei – ricordano le sorelle – c’era sempre qualcuno a tavola con noi. Era bello. Nostra madre ha coinvolto sin da subito tutta la nostra famiglia in questo impegno, anche mio padre e noi stesse davamo una mano, come potevamo. Non ci siamo mai sentite escluse, lei c’era sempre, per noi e per loro. L’unica difficoltà era chiamarla a casa, perché il telefono era sempre occupato” ricordano con affetto.
La signora Angela era diventata referente del Nord Italia per le Comunità Incontro e di San Patrignano: “Conosceva bene ed era in amicizia con Don Pierino Gelmini e la famiglia Muccioli” continuano le figlie. “In città la conoscevano le forze dell’ordine, la Digos, i servizi sociali: a lei si rivolgevano per seguire il recupero dei ragazzi, si era instaurato un reciproco rapporto di fiducia”. Nel 1994 ‘mamma Angela’, com’era chiamata, venne premiata dall’Ente Lecchese Manifestazioni con il Premio della Bontà.
Angela Chiappa ha lavorato assiduamente come volontaria per 17 lunghi anni, prima di avere, nel 2007, un incidente domestico le cui serie conseguenze le hanno impedito di continuare ad essere operativa: “Non per questo, però, ha smesso di accogliere. Il via vai da casa era continuo, lei ascoltava e non dimenticava di dare consigli ed anche ‘ravvedimenti’ ai ragazzi. Insomma, non poteva muoversi come prima ma non ha mai fatto mancare il suo supporto emotivo e i ragazzi non hanno smesso di venire a cercarla”.
In tanti, tantissimi, hanno voluto bene a ‘mamma Angela’: a testimoniarlo i numerosissimi presenti ieri, lunedì, all’ultimo saluto, presieduto da Don Agostino Frasson, direttore dell’Istituto Don Guanella e responsabile di Cascina Don Guanella che ha ricordato con affetto e commozione una donna che ha saputo dare tanto, senza mai tirarsi indietro. “Noi – concludono le figlie – ci portiamo dentro il suo impegno e la sua dedizione in modo diverso, ha saputo trasmetterci questi valori, di cui faremo sempre tesoro. Grazie, mamma”.

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