Ex Presidente del Senato e procuratore antimafia, presenterà il libro “Il mio amico Giovanni”
L’intervento avrà luogo domenica 8 maggio al teatro San Lorenzo. Con questo volume, Grasso vuole portare un racconto non solo personale, ma anche di immenso valore per la comunità
MANDELLO – Evento imperdibile quello in programma domenica 8 maggio alle ore 21, presso il teatro San Lorenzo di Mandello del Lario, organizzato nell’ambito del Festival della Letteratura 2022. Ospite d’eccezione sarà Pietro Grasso, ex Presidente del Senato della Repubblica e procuratore nazionale antimafia che presenterà in anteprima il suo nuovo libro intitolato “Il mio amico Giovanni”.
Già dall’intestazione è lampante il riferimento all’amico, collega e giudice Giovanni Falcone, con cui ha condiviso parte del suo percorso lavorativo, insieme anche a Paolo Borsellino. A distanza di trent’anni dalla strage di Capaci, Grasso racconterà la propria esperienza e la propria testimonianza di giovane magistrato, giudice a latere del maxiprocesso di Palermo a Cosa Nostra nel 1984 e procuratore antimafia.
Un racconto non solo personale, ma di immenso valore civile, perché rende viva la lezione unica di coraggio e lealtà di Falcone, magistrato simbolo della lotta alla mafia. L’impegno preso da Grasso, già dopo la pubblicazione del suo primo libro dedicato ai ragazzi, prosegue quindi con maggiore intensità, nell’intento di diffondere la cultura della legalità tra i giovani con incontri nelle scuole e ovunque abbia la possibilità di parlare loro.
Entrato in magistratura nel 1969 a Barrafranca, Pietro Grasso inizia verso la metà degli anni settanta a indagare sulla pubblica amministrazione e sulla criminalità organizzata. Nominato titolare dell’inchiesta sull’omicidio del presidente della regione Sicilia, Piersanti Mattarella, ricopre il ruolo di consulente della commissione antimafia, diventa in seguito Procuratore della Repubblica di Palermo. Subentra nel 2005 a Pier Luigi Vigna come procuratore nazionale antimafia.
Pubblica con Feltrinelli “Pizzini, veleni e cicoria” nel 2008, analisi del fenomeno mafioso ai tempi di Bernardo Provenzano, e “Storie di sangue, amici e fantasmi. Ricordi di mafia” uscito in occasione dei venticinque anni dagli attentati dei giudici Falcone e Borsellino.
Scrive con Alberto La Volpe “Per non morire di mafia” edito Sperling & Kupfer, casa editrice con cui nel 2012 fa uscire anche “Liberti tutti. Lettere a un ragazzo che non vuole morire di mafia”. Nel 2011 realizza a quattro mani con Enrico Bellavia “Soldi sporchi. Come le mafie riciclano miliardi e inquinano l’economia mondiale”.