L’indagine è stata portata avanti dal nucleo Pef della Guardia di finanza di Sondrio
L’uomo dovrà rispondere di concussione, induzione indebita, peculato e turbata libertà degli incanti
SONDRIO – Agli arresti domiciliari con l’accusa (tutta da dimostrare) di concussione, induzione indebita, peculato e turbata libertà degli incanti. Questa mattina, martedì, il nucleo PEF della Guardia di finanza di Sondrio ha dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare emessa dal Gip di Sondrio nei confronti dall’attuale Dirigente dell’ufficio scolastico territoriale provinciale, su richiesta della procura della Repubblica di Sondrio, guidata dal procuratore Piero Basilone.
I fatti contestati riguardano reiterate ingerenze dell’indagato nelle assunzioni del personale docente da parte dei Presidi, attraverso la cosiddetta procedura di messa a disposizione (MAD), nonché l’utilizzo di fondi pubblici per acquistare beni per fini estranei a quelli istituzionali ovvero per saldare debiti per spese personali sostenute dall’attuale Dirigente dell’ufficio scolastico territoriale provinciale.
Sono stati contestati anche consolidati rapporti tra l’indagato e diversi giovani a cui il Dirigente avrebbe promesso e fatto attribuire in maniera illecita incarichi di docenza, borse di studio, stage e tirocini retribuiti presso gli istituti scolastici della provincia. Alla predisposizione e attuazione di bandi pubblici, talvolta costruiti ad hoc per i candidati da lui previamente individuati, avrebbero fatto seguito induzioni indebite nei confronti degli stessi “stagisti” affinché, in cambio dell’assunzione presso le scuole valtellinesi, versassero parte dei loro compensi connessi agli incarichi sul conto di una associazione
culturale a lui riferibile.
Tutti elementi che hanno portato all’ordinanza odierna, che trae origine dall’indagine avviata nel gennaio di quest’anno dalla Procura e dalla Sezione Mobile — Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Sondrio, con riguardo alle ipotetiche condotte di concussione, induzione indebita, peculato e turbata libertà degli incanti. Nei confronti del principale indagato è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari, avendo il Gip condiviso la ricostruzione della Procura, riconoscendo la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari.
La Procura della Repubblica ed il Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Sondrio proseguiranno nei prossimi giorni le indagini, al doveroso scopo di verificare la sussistenza di quanto sinora accertato, assumendo dichiarazioni da numerose persone informate sui fatti e acquisendo ulteriore documentazione.