Le indagini erano cominciato lo scorso agosto dopo un esposto presentato ai Carabinieri di Centro Valle Intelvi
Percosse, umiliazioni fisiche e psichiche, ingiurie, denigrazioni ai danni di anziani inermi
DIZZASCO – Sette arresti (due in carcere e cinque ai domiciliari) per maltrattamenti ai danni di anziani inermi ospiti di una Rsa a Dizzasco, nel comasco. E’ l’esito di una complessa indagine condotta dalla Stazione dei Carabinieri di Centro Valle Intelvi con il supporto del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Como, durata circa sei mesi.
L’inchiesta era partita nel mese di agosto 2024 da un esposto presentato presso i Carabinieri di Centro Valle Intelvi che denunciava, a partire dal 2022, maltrattamenti nei confronti degli anziani ospitati nella Rsa ‘Sacro Cuore’ da parte del personale medico e paramedico dipendente. Dopo l’esposto le indagini hanno portato ai primi effettivi e drammatici riscontri. L’attività investigativa, coordinata dalla Procura di Como e dal pm Alessandra Bellù, è proseguita ininterrottamente per sei mesi, consentendo di raccogliere testimonianze video e intercettazioni audio/video che hanno mostrato gli orrori che avvenivano con sistematicità nella casa di riposo: percosse, umiliazioni fisiche e psichiche, ingiurie, denigrazioni. A confermare il quadro le reazioni dei pazienti, evidentemente spaventati e scossi (alcuni di loro alzano subito le mani a protezione del volto per non essere colpiti).
Sette, come detto, gli operatori arrestati, tutti residenti nell’Alto Lago, che dovranno ora rispondere di maltrattamenti in concorso ai danni di persone inferme, anziane e malate, spesso allettate e comunque non autosufficienti. Un’operatrice dovrà rispondere anche di esercizio abusivo della professione di infermiera, non avendone i titoli.
Nella stessa mattinata presso la Rsa sono intervenuti anche i Carabinieri del NAS di Milano per accertare la regolarità dei titoli abilitativi del personale sanitario, le condizioni igieniche dei locali nonché altri specifici accertamenti di specialità.
“Mi preme sottolineare che l’attività investigativa è stata svolta in piena condivisione delle strategie da parte della Procura della Repubblica di Como, e ha costituito un impegno importante e prolungato nel tempo – ha commentato il Ten. Col. Francesco Spera, Comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri Como – Preziosissimo il contributo fornito dalla Stazione Carabinieri di Centro Valle Intelvi che ha determinato, ancora una volta, l’importanza della capillarità dei presidi dell’Arma. Nel corso delle lunghe indagini, abbiamo potuto documentare numerosi episodi di vessazioni e maltrattamenti da parte di alcuni dipendenti della R.S.A. nei confronti di anziani e indifesi ospiti. Persone malate, non auto sufficienti e per questo fragili, costrette a subire quotidianamente violenze fisiche e verbali. L’impegno a tutela delle fasce deboli costituisce una priorità assoluta e costante dell’Arma dei Carabinieri. Questa indagine e i risultati ottenuti ne sono un esempio”.