PAVIA – La Guardia di Finanza ha sequestrato 25 immobili e conti correnti bancari per oltre 2 milioni di euro. Nei guai è finito un imprenditore cinquantenne operante nelle province di Brescia, Milano e Pavia che, pur risultando nullatenente, avrebbe avuto la disponibilità di un ingente patrimonio immobiliare.
Gli accertamenti delle fiamme gialle pavesi consentivano di ricostruire la storia criminale dell’imprenditore, caratterizzata da numerose denunce per frode fiscale, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e violazioni alla normativa sul lavoro.
Le condotte delittuose venivano realizzate attraverso decine di società (oltre una trentina quelle scoperte) che, intestate a prestanome, ma di fatto gestite da M.V. consentivano in pochi anni la sottrazione al pagamento delle imposte e l’occultamento all’erario di oltre 100 milioni di base imponibile.
Gli illeciti proventi generati da tali attività delittuose venivano reinvestiti negli acquisti di immobili formalmente intestati a società apparentemente senza alcun legame con M.V. Il Tribunale di Milano – Sezione Autonoma Misure di Prevenzione, accogliendo la richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano sulla pericolosità criminale di M.V. e ravvisando la fondatezza degli elementi probatori raccolti dagli investigatori, disponeva il sequestro degli immobili (ubicati nelle province di Brescia, Bergamo, Mantova e Parma) e dei conti correnti per un valore di circa 2 milioni di euro.