Lecco, monopattini in città. “Riflessioni su una mobilità che deve essere per tutti”

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LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:

Da quando la flotta di monopattini è stata introdotta in città, il dibattito tra amministrazione e opposizione sull’utilità del servizio e i suoi pro e contro sembra non avere fine. Scrivo come cittadina, senza alcuna intenzione di schierarmi con l’una o l’altra parte, ma semplicemente per porre una riflessione.

Mi chiedo: al di là dei vantaggi per la mobilità e indipendentemente dagli aspetti economici (costi nulli per i cittadini), qualcuno ha mai considerato che nelle strade, piazze, marciapiedi e zone a traffico limitato della città circolano anche persone con disabilità? Che per loro, i parcheggi improvvisati, così come quelli negli stalli virtuali non segnalati (come quello sul marciapiede di fronte all’ostello), possono rappresentare un ostacolo imprevisto e pericoloso? Un intralcio, alla pari di un’auto o moto parcheggiata dove non dovrebbe stare.

Mio marito, che è fortemente ipovedente, cammina autonomamente con l’aiuto del bastone bianco e spesso si trova ad affrontare monopattini abbandonati sui marciapiedi. Li percepisce all’ultimo minuto, rischiando di inciampare. E poi ci sono quelli in movimento, che sfrecciano senza rispetto in aree affollate di pedoni.

Ben vengano modernità e mobilità sostenibile, ma forse sarebbe più ‘moderno’ pensare a tutte le categorie di cittadini che vivono la città ogni giorno. Prima di decidere se uniformarsi alle altre realtà urbane e prorogare la sperimentazione, sarebbe utile riflettere su come rendere la città più accessibile e sicura per tutti”.

Emanuela Alfieri