La funivia di Erna cambia pelle: “Struttura più accogliente, in dialogo con le montagne”

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Presentato il progetto e avviato il cantiere per la riqualificazione delle due stazioni

La prima fase dei lavori riguarderà l’esterno, da marzo 2026 coinvolti gli spazi interni: “Cercheremo di ridurre al minimo le chiusure”

LECCO – Oggi è stato presentato ufficialmente il cantiere, attivato il 16 ottobre scorso, per i lavori di riqualificazione delle stazioni a monte e a valle della funivia Malnago-Piani d’Erna. All’incontro, insieme al sindaco Mauro Gattinoni e all’assessore Giovanni Cattaneo, erano presenti i vertici dell’impresa Same involucri edilizi Srl, che eseguirà i lavori, e l’architetto Arturo Montanelli titolare dello studio Ardea che ha redatto il progetto.

“Un passo importante per la terza piattaforma della città (quella dei piani d’Erna), in quest’ultimo anno sui piani d’Erna abbiamo messo le strutture abilitanti per lo sviluppo a monte e sicuramente, tra queste, ci sono le infrastrutture di trasporto e, a monte, il tracciato carrabile che collega il nucleo vecchio con la funivia – ha spiegato il sindaco Gattinoni -. Queste sono le precondizioni perché poi possano accadere cose: eventi, manifestazioni, ma anche micro-economie locali, attrattività, ospitalità, attività agricole, allevamenti”.

Il programma prevede quasi un anno di lavori, cosicché questa struttura iconica per questo luogo possa essere aggiornata e più funzionale. Si tratta di un impianto di trasporto pubblico a servizio dei passeggeri, perciò sono previste importanti opere sugli edifici di entrambe le stazioni, che partiranno dalla necessaria manutenzione degli stabili, per giungere all’ammodernamento degli spazi e dei servizi.

Giovanni Cattaneo e Mauro Gattinoni

“L’obiettivo è quello di rendere più accoglienti e attrattive le strutture di valle e monte, a beneficio sia degli utenti del trasporto pubblico, sia dei turisti che, sempre più numerosi scelgono Lecco e le sue montagne per una vacanza all’insegna dell’outdoor. Rifunzionalizzando gli spazi dell’ex bar a monte saranno creati spazi per accoglienza, punti di ritrovo, attività di training. Da oggi la terza piattaforma, quella dei piani d’Erna, ingrana la quarta e arriverà a destinazione grazie alla professionalità dell’impresa che si è messa a disposizione”.

L’assessore Giovanni Cattaneo ha ringraziato ITB, la società che gestisce la funivia, per la collaborazione fondamentale in un percorso del genere. Un ringraziamento è stato rivolto anche a Regione Lombardia che ha finanziato due terzi dell’opera. Significativo infatti il quadro economico dei lavori, che supera il milione e 800 mila euro e giova di un sostanzioso contributo di Regione Lombardia pari a 1 milione 330 mila euro, per un’opera che riserverà un’attenzione particolare anche all’efficientamento energetico e funzionale.

“I lavori determineranno inevitabili chiusure del servizio che verranno programmate di volta in volta, secondo il cronoprogramma. Anche se l’obiettivo è quello di ridurle al minimo – ha continuato Cattaneo -. La prima fase dei lavori riguarderà l’esterno e quindi non interferirà con il servizio, da marzo 2026 inizierà la seconda fase che coinvolgerà gli spazi interni: servizi igienici, biglietteria, spazi comuni. Non verrà stravolta la funzione di questo luogo, ma gli spazi saranno più accoglienti ed efficienti da un punto di vista energetico. Ricordo anche che l’obiettivo è di sviluppare insieme ad associazioni, operatori ed esperti quello che è il pensiero di crescita di questa zona. Oltre al cantiere fisico, quindi, c’è un cantiere di idee e di collaborazione a cui teniamo molto”.

A entrare nel vivo del progetto è stato l’architetto Arturo Montanelli: “Si tratta di un intervento leggero, probabilmente non dal punto di vista visivo, ma sicuramente dal punto di vista strutturale. Il progetto vuol mettere in sicurezza questa struttura storica dandole una nuova pelle, che sarà posata a secco nel modo più veloce possibile, ma che permetterà di rispondere a tutte le esigenze energetiche dei diversi spazi con una nuova struttura di isolamenti. L’intervento tende a mantenere le funzioni esistenti senza stravolgerle, ma introducendo delle migliorie soprattutto con un’attenzione verso le persone con problemi di mobilità”.

L’architetto Arturo Montanelli

Dal punto di vista architettonico si vuole rispettare quella che è, a tutti gli effetti, una struttura iconica: “Abbiamo pensato a un rivestimento metallico che possa dialogare con le tinte montane retrostanti caratterizzate da strutture di roccia calcarea che accolgono i toni del grigio fino ad arrivare al nero e che sono molto frammentate. Introdurremo una lavorazione superficiale abbastanza articolata per creare giochi d’ombra sulle strutture. Stiamo lavorando con l’impresa su una selezione di colori rapportata a una serie di materie che possiamo utilizzare e in questo senso abbiamo trovato un interlocutore molto disponibile. A livello logistico avremo un cantiere a valle che sarà molto più semplice rispetto al cantiere a monte, tutti i lavori prevedono il possibile utilizzo di elicotteri e interventi in acrobatica, ma questo lo valuteremo strada facendo”.

Mario Marano amministratore della Same

Attorno alla piattaforma di Erna c’è anche il progetto (tanto discusso) che riguarda la strada agro-silvo-pastorale che sale dalla Val Boazzo che è arrivato al progetto preliminare di 1,3 milioni di euro. E’ aperto un dialogo con Regione Lombardia per recuperare le risorse: “Si tratta di una strada di servizio utilizzabile solo in caso di emergenze o manutenzione e non sarà accessibile in via ordinaria né a residenti, né a esercenti, né a nessun altro”.