LECCO – Venerdì, 23.30 circa: il PGT della città di Lecco è stato adottato. Un passaggio fondamentale per il Piano di Governo della città, atteso da quasi 5 anni ma è solo la tappa che precede la sua definitiva approvazione, che dovrà giungere entro il 30 giugno. Ora si aprirà la possibilità per cittadini, enti e associazioni di presentare le proprie osservazioni al piano che dovranno pervenire nei 60 giorni successivi alla deposizione degli atti in Municipio.
Un primo traguardo che è giunto al termine di una serata ad alta tensione nella quale le opposizioni hanno riversato tutto il proprio disappunto contro una pianificazione giudicata “povera”, “senza contenuto”, per citare i pareri espressi dai consiglieri leghisti Stefano Parolari e Giorgio Siani.
“Ritornano molte delle vostre promesse elettorali mancate– ha denunciato la capogruppo del Carroccio, Cinzia Bettega – Il ritardo avrà conseguenze e costi, gli anni persi non si recuperano, e la cosa peggiore è che mancato il confronto con la città e la sua partecipazione”; un concetto ribadito, sempre dalla Lega, dal consigliere Giulio De Capitani.
“Oggi ridiamo dignità alla città ma dopo 45 mesi si aspettava qualcosa di più – ha commentato dal Nuovo Centrodestra, Filippo Boscagli – Difficilmente emerge quella che sarà la Lecco del futuro”.
“Il PGT perfetto e che accontenta tutti non l’ha mai approvato nessuno – gli ha replicato dal PD, Giorgio Buizza – Questa amministrazione propone un piano con norme, indici e localizzazioni idonee ad un futuro di crescita economica e culturale, con maggiore prudenza nella trasformazione, la riqualificazione dell’esistente piuttosto che andare ad intaccare altre aree, guardando alla necessità di servizi”.
Ma le critiche giungono anche dalla stessa maggioranza: “E’ un documento non risolutivo” è la conclusione di Alessandro Magni (FDS –Sel) mentre dall’IDV, Ezio Venturini ha parlato di “previsioni di crescita urbanistica sovradimensionate” rispetto alle reali esigenze.
“Non si può dire non ci sia una visione – ha spiegato da Appello per Lecco, Alberto Invernizzi, presidente della Commissione urbanistica – anzi, il piano guarda alle nuove generazioni, dall’istruzione al lavoro. La sfida del PGT è prendere aree della città e renderle più vivibili per i cittadini”.
“Aree di Trasformazione rigide e irrealizzabili” ha però commentato Lamberto Bodega (Azione per la Rinascita) ed anche Giacomo Zamperini (FDI) ha espresso le proprie perplessità, votando contro il provvedimento.
Tanti hanno rimarcato il ritardo nella redazione del piano e c’è chi si è chiesto quanto sia costato questo iter alla collettività: “Circa 200 mila euro – ha rilevato il sindaco Brivio – si tratta di una cifra modesta rispetto ad altre Amministrazioni comunali che magari hanno approvato in fretta il loro PGT ed ora hanno già riaperto procedure di varianti. E’ un piano figlio dei tempi ma che traccia delle linee chiare per stare vicini ai cittadini e alle imprese, creando opportunità e attrattività”.