Secondo posto per la 3^G con il lavoro “Mettiamo in luce gli obiettivi della sostenibilità”
La partecipazione al concorso ha avuto un valore altamente educativo, oltre che formativo
CARENNO – A Milano, nella Social Innovation Academy di Fondazione Triulza, durante l’evento Mind Innovation Week dell’11 maggio, i ragazzi di 3^G dell’Ic di Calolziocorte secondaria di Carenno, si sono classificati secondi e sono stati premiati per il lavoro “Mettiamo in luce gli obiettivi della sostenibilità”, presentato al concorso “A city in mind – I sensi della Città”.
Percorso educational di Mind, che ogni anno coinvolge centinaia di studenti delle scuole primarie, delle scuole secondarie di primo grado, secondarie di secondo grado e università della Regione Lombardia. L’iniziativa è promossa da Fondazione Triulza, Arexpo, Lendlease, Gruppo San Donato, in partnership con Think Smart Mobility @MIND, in collaborazione con Human Technopole, Università degli Studi di Milano e Politecnico di Milano. L’iniziativa è inoltre promossa nel contesto del Festival dello Sviluppo Sostenibile ASviS.
Quest’anno il tema del concorso, giunto alla VI edizione, ha avuto l’obiettivo di stimolare riflessioni e progetti per le città del futuro, utilizzando una prospettiva e un approccio multisensoriale, che può contribuire a rendere gli ecosistemi urbani e territoriali più intelligenti, accessibili, verdi, connessi, coesi e sociali. È proprio all’interno di questo contest, che la classe di Carenno, condotta dalla Prof.ssa di Tecnologia Rossella Velotto e con la collaborazione della collega di sostegno Cinzia Mauri, ha presentato il progetto “Mettiamo in luce gli obiettivi della sostenibilità”.
L’elaborato intende dimostrare come, attraverso la percezione ottica e la sensorialità visiva, ciascuno di noi entra in contatto con gli eventi del mondo esterno ed è capace di rielaborarli e interiorizzarli attraverso dei processi che attivano pensiero critico e consapevolezza. Il progetto è stato organizzato in due fasi: una di ricerca e una laboratoriale (qui il video del progetto).
In un primo momento i ragazzi hanno analizzato in modo puntuale i 17 goal dell’agenda 2030 e li hanno illustrati attraverso presentazioni digitali, che ne “Mettono in luce” i diversi aspetti, le connessioni e le diverse dimensioni, spiegando il concetto di sostenibilità e le tematiche ad esso collegate. Successivamente gli studenti hanno letteralmente “Messo in Luce” il proprio obiettivo di sostenibilità e sono stati coinvolti in un’attività tecnico pratica Steam di autocostruzione di lampade, con l’intento di illustrare ed interpretare le diverse dimensioni della sostenibilità (qui il video).
Ogni cubo luminoso rappresenta un obiettivo dell’agenda, mediato dalla visione del singolo studente che, partendo da un progetto strutturale comune, liberamente ha scelto come interpretarlo. La lampada è infatti personalizzata, seguendo la creatività di ciascun ragazzo che liberamente ha scelto stile, decorazioni e immagini che, a suo avviso, possono meglio rappresentare il proprio goal. Le lampade rappresentano quindi il mezzo attraverso il quale si rendono più chiari i traguardi di sostenibilità. Esse, stimolando lo sguardo, attivano pensiero critico e consapevolezza, atta a promuovere stili di vita maggiormente in linea con uno sviluppo più sostenibile da un punto di vista sociale, economico e ambientale.
La partecipazione al concorso ha avuto un valore altamente educativo, oltre che formativo ed è stata l’occasione per promuovere una cultura che volge uno sguardo più attento al futuro e che punta a modelli e stili di vita più sostenibili e più rispettosi verso l’ambiente e la società. I ragazzi si sono impegnati molto nella ricerca e nella realizzazione delle lampade e con le loro creazioni hanno “messo in luce” i 17 obiettivi, con l’intento di diffondere maggiore consapevolezza nei valori che accompagnano il concetto di sostenibilità.