Ascoltati i vertici di Anas, Simico e gli Amministratori locali sullo stato di avanzamento dell’infrastruttura inserita nel lotto di San Gerolamo
Il Presidente della Commissione Jonathan Lobati: “Abbiamo fatto il punto su tempi e risorse di un’opera strategica per il territorio”
MILANO – “Sono soddisfatto per il lavoro fatto oggi. Gli enti auditi hanno fornito risposte esaurenti e hanno rassicurato sulla copertura dei costi e sui tempi della variante di Vercurago inserita nel lotto San Gerolamo del progetto della Lecco – Bergamo. Si tratta di un’infrastruttura strategica per il collegamento tra due province, la connessione con aeroporto di Orio al Serio e come snodo verso la Valtellina. Come Commissione continueremo a monitorare con attenzione lo stato avanzamento dei lavori e agiremo da stimolo affinché ci sia un’assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti perché l’intero progetto, il collegamento da Lecco a Isola bergamasca, possa andare avanti ed essere completato nel più breve tempo possibile. È un percorso che dobbiamo portare avanti con convinzione, determinazione e con il coinvolgimento e l’ascolto degli Amministratori locali e delle comunità”.
Questo il commento del Presidente della Commissione Territorio e Infrastrutture Jonathan Lobati (Forza Italia) al termine dell’audizione di questa mattina sullo stato di avanzamento dei lavori della variante di Vercurago (LC) inserita nel lotto San Gerolamo del progetto della Lecco – Bergamo, su richiesta dei Consiglieri regionali Gian Mario Fragomeli (PD), Simone Negri (PD), Luigi Ponti (PD) e Giacomo Zamperini (Fratelli d’Italia).
Sono intervenuti l’Assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche Claudia Terzi, il Sottosegretario con delega Autonomia e Rapporti con il Consiglio Regionale Mauro Piazza e i rappresentanti di Simico (Società Infrastrutture Milano Cortina 2026) e Anas. Erano presenti la Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann e il Vice Presidente Mattia Micheli, il Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, il Sindaco di Calolziocorte (LC) Marco Ghezzi, il Sindaco di Cesano Bergamasco (BG) Antonella Sesana, il Sindaco di Monte Marenzo (LC) Paola Colombo Vercurago (LC) Roberto Maggi e il Vice Sindaco Carlo Greppi, i dirigenti della Provincia di Bergamo e i rappresentanti del Comitato Chiuso e del Comitato Insieme per una diversa Bergamo Lecco.
I lavori della variante di Vercurago sono in capo a Simico (Società Infrastrutture Milano Cortina 2026) a seguito della convenzione con la Provincia di Lecco firmata nel dicembre del 2024 e dopo il fermo del 2018 (con la realizzazione del 20% dell’opera). In questa fase Simico sta gestendo l’affidamento del Progetto di fattibilità tecnico-economica (PFTE), che rappresenta il primo livello di progettazione. Il cronoprogramma prevede l’approvazione del progetto preliminare in autunno e l’apertura del cantiere nella primavera estate del 2026. La durata prevista dei lavori, che saranno affidati con un appalto integrato, è di 63 mesi di cui 47 per i tratti in galleria.
Il tracciato della variante si sviluppa da nord a sud nei territori dei Comuni di Lecco, Vercurago e Calolziocorte, in un’area in cui transitano oltre 30 mila auto al giorno di cui circa 5 mila sono mezzi pesanti, e ha un’estensione di circa 4,6 chilometri, dei quali 3,4 in galleria. Il progetto complessivo dell’opera, suddiviso in due lotti, denominati “San Gerolamo” e “Lavello”, prevede la realizzazione di tre tratti di strada a cielo aperto, due gallerie (“San Gerolamo” di circa 2,4 chilometri che costituisce la variante di Vercurago e “Lavello” di circa 1 chilometro e che rientra nella variante di Calolziocorte) e quattro rotatorie. Il progetto definitivo del lotto funzionale “San Gerolamo”, da Chiuso di Lecco a via dei Sassi a Calolziocorte, riguarda un tratto di 2,7 chilometri, di cui 2,4 in galleria (sotto i centri abitati di Vercurago e Calolziocorte e sotto la falda del lago).
Importo finora finanziato è di 160 milioni di euro per un investimento complessivo di 253 milioni di euro.
La variante di Vercurago è stata inserita nelle opere pubbliche legate alle Olimpiadi Milano Cortina 2026 che assicura una procedura semplificata comprimendo i tempi in fase autorizzatoria e garantendo l’avanzamento del progetto anche in assenza di una completa copertura finanziaria.