LA VALLETTA BRIANZA – I baci, gli abbracci, le foto di rito e i sorrisi, calorosi ed entusiasti, delle tante persone che oggi hanno voluto semplicemente esserci. E’ partita, con una lauta colazione comunitaria, la splendida avventura di Rotellando verso il Sud, il viaggio che porterà Bruno Paolo Rupp a raggiungere, seduto sulla sua carrozzina elettrica, la calda e assolata città di Catania, in Sicilia.
Al suo fianco Mauro Giussani, ormai ex stradino in servizio per l’Unione dei Comuni della Valletta Brianza, che non appena ha saputo dalla pazza impresa di Paolo, ha lasciato il posto fisso per stare al suo fianco come novello Sancho Panza.
1200 chilometri in una cinquantina di tappe
Cinquanta le tappe che li attendono in un percorso che li porterà in fondo allo Stivale, costeggiando prima la costa adriatica e poi la tirrenica per traghettare fino a Messina. Maglione azzurro addosso, sguardo sereno e luminoso, Paolo ha accolto familiari, parenti e amici questa mattina nel giardino della sua casa in via Bagaggera 13.
In questi anni la sua ex falegnameria è diventata una sorta di seconda casa per molti giovani, attratti dall’inarrestabile entusiasmo e dalla sottile intelligenza di Paolo. E’ stato proprio durante una delle ormai mitiche cene del venerdì che è partita, quasi per gioco, l’idea di rotellare verso Sud, fino a Catania. “L’ho buttata lì per dire che un disabile non deve per forza stare costretto in un letto. Si può e anzi si deve vivere”. Senza chiudersi in barriere che oltre che architettoniche, sono a volte anche mentali.
In viaggio con la Rupp Mobile
Certo, non è stato semplice preparare il tutto e non sarà altrettanto semplice percorrere i 1200 chilometri dello Stivale. E’ stato necessario studiare un itinerario fatto di piste ciclabili e statali e si sa già che ci saranno punti dove, vuoi per l’asfalto sconnesso o la ciclabile che finisce nel nulla, qualcosa andrà inevitabilmente storto. Non solo, ma è stato fondamentale trasformare una semplice carrozzina nella Rupp mobile, dotata anche di un carrellino per il trasporto delle attrezzature da campeggio.
Ma il gioco vale la candela. Ne è convinto Paolo e ne è altrettanto sicuro lo staff, che in questi mesi ha lavorato nell’ombra per arrivare pronto alla partenza. Sette ragazzi – da Alberto Gariboldi a Paola Panzeri, passando per Elena Magni, Cinzia Melosu, Massimo Mantovani, Simone Beretta e Manuel Micheli – che hanno messo a disposizione le proprie competenze per un progetto, Rotellando verso Sud, che li ha affascinati e stregati. “Il bello arriva adesso – ci confidano con tanta speranza e un pizzico di ansia – Documenteremo il tutto e siamo proprio curiosi di scoprire come verrà accolto il viaggio di Paolo”.
“Preoccupato? Gli imprevisti sono il bello del mestiere”
Lui, dall’alto della sua barba da saggio, manifesta una calma olimpica. “Preoccupato? Macchè, non vedo l’ora di partire. Ci saranno tanti imprevisti, ma questi fanno parte del programma. E poi ne ho trovato uno più pazzo di me che ha deciso di seguirmi. In due andrà sicuramente meglio”. Del resto, le esigenze di Paolo e Mauro non sono sofisticate: “Ci basta un pezzettino di giardino dove mettere la tenda e una presa elettrica per caricare la carrozzina. Il resto lo mettiamo noi”. Inutile dire che il viaggio sarà anche una scoperta degli usi, dei costumi, del temperamento e delle tradizioni dell’Italia, percorsa chilometro dopo chilometro in Rotellando verso Sud.