A Chiuso tutto pronto per la 35° edizione del Palio del Beato Serafino

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Carlo Roncaletti Chiuso Palio Beato Serafino
Carlo Roncaletti, portavoce degli organizzatori del Palio del Beato Serafino di Chiuso

Domenica 9 la tradizionale Benedizione delle Fragole, che rievoca il miracolo compiuto dal Beato Serafino

“La festa è un momento di condivisione, di vita comunitaria, di coesione e di appartenenza”

LECCO – Quello che si tiene nel rione di Chiuso a Lecco, dal 17 al 25 maggio, si chiama ancora Palio del Beato Serafino, anche se non gareggia più nessuno.

Tuttavia, se il segno dei tempi ha consegnato ai posteri le sfide tra le quattro contrade, Corso Bergamo (gialla), via Molini (azzurra), Chiuso Vecchio (verde) e via Don Serafino Morazzone (rosso), iniziate nel 1987 con la prima edizione del Palio, oggi, anno 2024, resta comunque forte il senso di comunità e di appartenenza al rione “che è poi il senso della grande festa”, come sottolinea Carlo Roncaletti, portavoce degli organizzatori.

“Il Palio nasce nel 1987, quando in oratorio il Gruppo Giovani, per favorire l’integrazione delle circa 150 nuove famiglie, circa 700 persone, insediatesi nelle nuove abitazioni realizzate nella ex cava, propose all’allora parroco don Ambrogio Colombo di dare vita ad una festa che potesse coinvolgere tutti – spiega Roncaletti – Fu così, che Chiuso venne divisa in quattro contrade assegnando ad ognuna un colore, appunto: Corso Bergamo (gialla), via Molini (azzurra), Chiuso Vecchio (verde) e via Don Serafino Morazzone (rosso)”.

Sempre Roncaletti spiega: “Nei primi anni, la denominazione era ‘Palio delle Contrade di Chiuso’ e all’epoca il rione veniva addobbato con i quattro colori delle contrade. Le sfide prevedevano una serie di tornei e di gare sportive e goliardiche, come quella delle oche, che si svolgeva al campo di calcio dell’oratorio. Ovviamente, non c’era alcun tipo di maltrattamento degli animali, si facevano correre le oche senza toccarle ma incitandole battendo le mani; anche in questo caso, il segno dei tempi e soprattutto l’intervento di alcune associazioni animaliste, hanno posto fine alla gara”.

Con la beatificazione di don Serafino Morazzone (1° febbraio 1747  – 13 aprile 1822, curato di Chiuso per 39 anni), avvenuta il 26 giugno 2011, alla presenza di ben 800 lecchesi di Chiuso in piazza Duomo a Milano, la denominazione è rimasta quella del Palio, ma venne dedicato al Beato Serafino.

Statua Beato Serafino Chiuso
La statua del Beato Serafino Morazzone, curato di Chiuso

Ormai, da qualche anno le gare tra le contrade non si organizzano più, ma restano attesissimi i nove giorni di festa che quest’anno prenderanno il via il 17 maggio. Clou del ricco calendario di appuntamenti è domenica 19, interamente dedicata alla figura del Beato Serafino, con la celebrazione alle 11.15 della messa presso la statua del curato, mentre alle 15 ci sarà la tradizionale Benedizione delle Fragole.

Il perchè di questa tradizione la spiega Roncaletti: “E’ legata al miracolo che don Serafino fece e per il quale è stato beatificato. Durante la sua lunga permanenza a Chiuso, don Serafino svolgeva anche il ruolo di insegnante presso la canonica. Dopo le lezioni, era solito portare i bambini in processione fino alla chiesa di San Giovanni (oggi detta del Beato Serafino). Fu durante una di quelle camminate che il curato vide un bambino piangere. Si chiamava come me, Carlo Roncaletti. Si avvicinò e gli chiese il motivo di quelle lacrime. IL bambino disse che la sorellina era malata e che da lì a poco sarebbe morta. Era il mese di gennaio, il rione era ricoperto di neve, al termine della preghiera don Serafino disse ai bambini di cercare sotto la neve che avrebbero trovato delle fragole. Carlo ne raccolse qualcuna e la portò alla sorella, la quale dopo averle mangiate guarì. Da allora, avviene il rito della Benedizione delle fragole e che domenica 19 verranno poi distribuite gratuitamente ai presenti”.

Nel ricco palinsesto del Palio, non mancheranno momenti musicali, incontri con gli alunni delle scuole elementari impegnati in diversi lavoretti dedicati al Palio e ancora la regata delle Lucie, in programma sempre domenica 19 alle ore 18, che rievoca la fuga a Galbiate, durata un paio di giorni, del curato Serafino durante la Battaglia di Lecco. Data da segnare in rosso sull’agenda, anche quella di sabato 18, con la gara di corsa in montagna “Tri Coi de Cius”.

“E’ una grande festa aperta a tutta la comunità di Chiuso e non solo – conclude Roncaletti – Vuole essere un momento di condivisione, di vita comunitaria, di coesione e di appartenenza. Dopo lo stop forzato del Covid, che ci ha tenuti fermi per tre edizioni, lo scorso anno abbiamo ridato vita al Palio e così quest’anno, con la stessa passione e voglia di sempre”.

Programma Palio Beato Serafino 2024