Dopo il via libera del Governo, ora il cantiere passerà ad Anas
Claudio Usuelli (Provincia): “E’ la scelta giusta per realizzare l’opera”
LECCO – “Finalmente!!”. Claudio Usuelli, presidente della Provincia, ha accolto con deciso entusiasmo l’entrata in vigore del decreto con cui il Governo ha reso di competenza statale la Lecco-Bergamo e quindi il cantiere per la realizzazione della galleria tra Lecco e Calolziocorte.
“E’ le decisione migliore. Fin dal mio insediamento abbiamo puntato ogni nostra iniziativa affinchè questo passaggio si realizzasse. Nel novembre del 2018 avevo scritto all’allora ministro Toninelli chiedendo che Anas si facesse carico della Lecco-Bergamo, abbiamo poi sollecitato nuovamente il ministero con un’altra lettera, sono seguite interlocuzioni con Regione Lombardia e con i vertici di Anas, a dicembre dello scorso anno, per organizzare questo passaggio”.
Cosa succederà ora
“Attendiamo i prossimi incontri con Anas – spiega Usuelli – quello che faremo sarà dare all’ente stradale tutta la documentazione riguardante l’opera e anche le risorse che ci erano state assegnate. Anas dovrà occuparsi anche della ri-progettazione perché il progetto originale dovrà essere adeguato alle nuove normative, in particolare in materia antisismica. Non che la Provincia non ne sarebbe stata in grado, ma avrebbe voluto dire impegnare l’intero ufficio per lungo tempo su questo incarico. Inoltre è meglio che sia Anas a mettere a punto il progetto su cui poi dovrà operare”.
“Abbiamo avuto ragione – sottolinea il presidente della Provincia – abbiamo tenuto duro e ottenuto questo risultato. Non vuol dire che da oggi ci disinteresseremo della questione, saremo sempre e comunque parte attiva affinché la nuova Lecco-Bergamo sia realizzata in tempi ragionevoli. All’orizzonte ci sono le Olimpiadi 2026 ma mi auguro di vedere l’opera ben prima”.
Anche l’ex Briantea torna statale
Il decreto del Consiglio dei Ministri prevede anche il passaggio di alcuni tratti della provinciale 342 Como-Bergamo dalla competenza della Provincia allo Stato.
“E’ una strada che presenta delle criticità su cui stiamo operando: a Bulciago l’intervento all’altezza del ponte della ferrovia e a Calco la ‘curva dello sport’. Interventi su cui stiamo portando avanti le progettazioni e faremo il nostro ruolo fino alla fine”.
La storia ‘infinita’ della Lecco-Bergamo
Sulla carta i lavori avrebbero dovuto concludersi nel 2014, sei anni dopo lo scavo della galleria tra le località di Chiuso a Lecco e del Lavello a Calolzio non è stato neppure cominciato e il cantiere è di fatto fermo dal 2017 per il lungo contenzioso con l’impresa esecutrice, “liberato” e tornato alla Provincia nel luglio del 2018.
E’ la storia più che travagliata di un’opera nata sulla carta nel 2001, con l’Accordo di Programma tra Provincia di Lecco, Comuni di Lecco,Calolziocorte, Vercurago per la definizione del tracciato di riqualificazione della Ss 639, diventata progetto preliminare nel 2004, progetto definitivo nel 2010 ed esecutivo nel 2012.
Nel gennaio del 2013 era stata posata la prima pietra a Calolzio, il via ufficiale ai lavori. Ne è passato di tempo da allora, tra ritardi e contrasti tra impresa Salini e Provincia, e anche i costi dell’opera sono lievitati dai 93,7 milioni originari a 118 milioni, l’ultimo importo stanziato dagli enti e che probabilmente avrà bisogno di un nuovo aggiustamento.