Scuola De Amicis verso la riqualifica: “Per una didattica innovativa”

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Presentato il progetto definitivo di ristrutturazione dello storico istituto scolastico di via Amendola

I lavori, da 8 milioni di euro, cominceranno entro la fine dell’anno

LECCO – Non una semplice riqualifica strutturale ed energetica ma un intervento volto a rinnovare gli spazi della didattica, mettendo scuola e quartiere in comunicazione. La scuola primaria De Amicis di via Amendola sarà presto oggetto di un’importante ‘trasformazione’ grazie ad un progetto finanziato nell’ambito del bando regionale ‘Spazio alla Scuola’ (Lecco è stato l’unico comune a ricevere il contributo). Il progetto definitivo è stato presentato in sede di commissione ieri sera, mercoledì, dagli assessori Emanuele Torri (Istruzione) e Maria Sacchi (Lavori Pubblici) insieme all’architetto Valsecchi dello studio Sastec Progetti.

“La struttura che ospita la scuola De Amicis ha 100 anni di storia e ha ospitato diverse generazioni di studenti – ha ricordato l’assessore Torri in apertura dei lavori – abbiamo svolto un percorso con il corpo docenti e la Dirigenza condividendo la necessità di fare tornare il centro città, in questo caso Pescarenico, ad avere un ruolo strategico nel percorso di formazione dei nostri bambini. In questi anni anche la De Amicis ha subito un decremento di iscrizioni, dovuto da un lato al calo demografico e dall’altro alla connotazione di questa scuola, negli ultimi anni legata all’accoglienza di alunni immigrati residenti nel rione, per i quali i docenti svolgono un prezioso lavoro di integrazione, oltre che di educazione. La riqualifica della scuola punta anche e soprattutto ad aprirla ad una didattica innovativa, oggi il modo di fare scuola è cambiato, sono necessari nuovi spazi e una nuova metodologia. Il progetto è nato proprio da un confronto per rivedere gli spazi aprendo la possibilità a un apprendimento che sia anche frutto della cooperazione tra gli studenti e non solo ‘gerarchico’ del docente e, così, la ristrutturazione parte proprio da una rivisitazione delle aule che saranno dotate di arredi modulabili in base alle necessità di lavoro, che sia in gruppo o singolo”.

Da settembre, inoltre, la De Amicis avvierà il primo corso ad indirizzo montessoriano in città: “Un’importante integrazione all’offerta didattica – ha ricordato Torri – che, in estrema sintesi, consentirà agli studenti di apprendere su base esperienziale. Gli insegnanti si stanno formando guidati dai formatori della Rete Montessoriana, per essere pronti per l’inizio del nuovo anno scolastico”. Anno scolastico che, come ricordato, per gli alunni della De Amicis e della scuola dell’infanzia Damiano Chiesa proseguirà ai moduli prefabbricati di via XI Febbraio, quelli che al momento stanno ospitando la Carducci, anch’essa interessata da lavori di efficientamento energetico.

E’ stato l’architetto Valsecchi ad illustrare il progetto definitivo: “Dal punto di vista strutturale la scuola, edificata negli anni ’30, è già molto innovativa, con spazi ampi affacciati su un esterno altrettanto fruibile – ha spiegato – quello che faremo sarà mettere in comunicazione queste due ‘parti’, per farle dialogare: la scuola elementare avrà 10 aule per la didattica, di cui otto collegate al giardino, una mensa, sei laboratori interni e un’Euroteka (una biblioteca analogica ed interattiva, ndr) indipendente. Sarà poi realizzata una biblioteca dotata di un piccolo teatro della lettura, che sarà fruibile anche in orario extra scolastico dalla comunità. Negli spazi esterni sono previste, oltre alla palestra già esistente, delle aree per lo sport”.

Al piano terra ci sarà la sede della scuola dell’infanzia Damiano Chiesa: “Qui sono previste due sezioni a cui si aggiunge un’aula speciale, l’aula mensa e spazi per attività libera in corridoio. La materna avrà una parte di giardino ad uso esclusivo” ha precisato l’architetto. Per quanto riguarda gli accessi all’istituto, l’ipotesi, anche per questioni legate al traffico, sarebbe di spostare quello principale in via Previati e di riaprire i due laterali all’edificio sempre su via Amendola.

Come edificio storico e sottoposto a vincolo della Sovrintendenza, il restauro sarà di tipo conservativo: “Gli spazi attuali verranno sistemati e riarredati, abbatteremo le barriere architettoniche in un’ottica di inclusività assoluta, mentre per la riqualificazione energetica effettueremo la sostituzione dei serramenti, è previsto l’allaccio al teleriscaldamento e la dotazione di impianto fotovoltaico. L’obiettivo è di avere un edificio Nzeb, ovvero un edificio ad energia quasi zero” ha concluso Valsecchi.

8 milioni e 135 mila euro il quadro economico dei lavori, di cui 5 milioni e 30 mila finanziati da Regione Lombardia. La scorsa settimana in Consiglio Comunale è stata votata la variazione di bilancio che include anche 740 mila euro di cui, come spiegato dall’assessore Sacchi, 640 mila andranno a coprire la riduzione del finanziamento regionale relativo ai lavori per la scuola dell’infanzia e 100 mila euro le spese per traslochi e pulizia a cantiere terminato. I lavori dovrebbero durare circa due anni: “L’anno scolastico dovrebbe riprendere in sede per settembre 2026 – ha detto Sacchi – ribadisco l’importanza di questo intervento non solo dal punto di vista energetico e di ristrutturazione ma anche e soprattutto per il significato che racchiude: rilanciare la scuola e l’offerta didattica”.