Olate: un altro bene confiscato alla mafia rinasce a nuova vita

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Emanuele Manzoni
L'assessore Emanuele Manzoni

Un immobile di via Bainsizza, affidato al Comune, sarà convertito in residenza per i giovani

L’assessore Manzoni: “Una piccola ma concreta risposta a quel bisogno enorme dei giovani studenti e/o lavoratori di trovare una sistemazione temporanea in città”

LECCO – Un altro bene confiscato è pronto a rinascere a nuova vita e a essere restituito alla collettività con funzioni sociali: si tratta di un appartamento all’interno di un immobile in via Bainsizza a Olate, sviluppato su due livelli (quarto piano e sottotetto), che sarà recuperato a fini sociali come residenza per studenti universitari, neolaureati e giovani lavoratori.

Il progetto prevede l’adeguamento degli spazi interni al fine di ospitare temporaneamente fino a sei persone, creando una zona giorno al primo livello e una zona notte al secondo.

L’annuncio è stato dato dal sindaco Gattinoni durante le celebrazioni per i 10 anni del Giglio a Pescarenico (leggi qui). “Non poteva esserci data migliore di quella del 21 marzo, Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie e decimo anniversario dell’ex bene confiscato de Il Giglio, per annunciare il recupero di un altro immobile sottratto alla criminalità organizzata – spiega l’Assessore al Welfare del Comune di Lecco Emanuele Manzoni –. Con questo progetto, dall’alto significato valoriale, andiamo a dare una piccola ma concreta risposta a quel bisogno enorme dei giovani studenti e/o lavoratori di trovare una sistemazione temporanea in città”.

L’immobile è stato assegnato al Comune di Lecco da parte dell’ANBSC – Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Il cronoprogramma, in partenza indicativamente nell’autunno 2025, prevede 46 giorni di lavori.