Concluso lo stato di emergenza, non vi è più obbligo di prezzo calmierato dei tamponi rapidi in farmacia
Federfarma Lombardia rassicura: “Nel 60% delle farmacie non scatteranno aumenti”
LECCO – A fronte della scadenza odierna del Protocollo del Commissario Straordinario Figliuolo, che aveva finora garantito in tutta Italia i tamponi antigenici al prezzo calmierato di 15 euro, Federfarma Lombardia rassicura i cittadini. Nelle 1.800 farmacie lombarde, circa il 60% del totale, impegnate in questi mesi a somministrare i test rapidi, non scatterà una corsa agli aumenti.
“Pur essendo venuto meno, da oggi, lo stato di emergenza e, con esso, il Protocollo Figliuolo, Federfarma Lombardia sottolinea l’importanza di mantenere per i tamponi rapidi i prezzi praticati fino a ieri nelle farmacie” dichiara la presidente regionale di categoria, Annarosa Racca.
“Tenuto conto dell’importanza che il servizio di esecuzione dei test antigenici riveste ancora in questa fase temporale, per poter svolgere in sicurezza le diverse attività sociali e lavorative, riteniamo fondamentale continuare a renderlo accessibile a tutta la popolazione al costo di 15 euro. La normativa Antitrust ci vieta di imporre ai nostri associati i prezzi da praticare ma i farmacisti, per venire incontro ancora una volta alle necessità dei cittadini, continueranno su base volontaria a erogare questi servizi offrendoli a prezzi che sono stati sempre i migliori rispetto ad altri erogatori”.
“Con la dottoressa Racca ho concordato di invitare le farmacie a mantenere inalterati i prezzi dei tamponi – afferma la Vicepresidente e Assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti – Ringrazio di questa disponibilità e ringrazio ancora una volta la sensibilità delle farmacie, che si confermano un elemento importante nell’articolato contesto della sanità territoriale, presidio fondamentale a servizio dei cittadini”.