Ecomuseo Adda di Leonardo, concluso il progetto Identità fluenti

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Sabato scorso l’incontro conclusivo del progetto Identità fluenti

Oltre 260 i luoghi mappati, 26 gli itinerari tracciati  e 9 escursionisti che raccontano i sentieri

ROBBIATE – Si è concluso sabato scorso, 13 dicembre, dopo un anno e mezzo di attività, “Identità Fluenti. Dalle mappe di comunità al turismo interattivo nell’Ecomuseo Adda di Leonardo”, un progetto integrato di cultura, tecnologia e arte promosso dall’Ecomuseo Adda di Leonardo e da Garden 65 srl.

Finanziato da Regione Lombardia nell’ambito del bando InnovaCultura, con il contributo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2021–2027 e di Unioncamere Lombardia, il progetto è stato curato da Annalisa Ferraro, con la direzione scientifica di Cristian Bonomi e ha visto come momento conclusivo il lancio e l’attivazione permanente della piattaforma www.identitafluenti.it, strumento digitale in grado di connettere il patrimonio culturale e paesaggistico dei nove Comuni lungo l’Adda – Imbersago, Robbiate e Paderno d’Adda (Lecco), Cornate d’Adda (Monza Brianza), Trezzo sull’Adda, Vaprio d’Adda e Cassano d’Adda (Milano), Fara Gera d’Adda e Canonica d’Adda (Bergamo) – e di sostenere la conoscenza del territorio, offrendo nuove possibilità di orientamento, approfondimento e scoperta.

Il piano di restituzioni pubbliche ha avuto inizio nel mese di novembre con l’installazione e l’inaugurazione dei tre totem digitali, vere e proprie porte di accesso al patrimonio paesaggistico, storico-artistico e culturale del territorio, e con la posa delle quattro installazioni dell’opera diffusa Limen. I luoghi soglia di Jasmine Pignatelli. L’opera introduce nuovi punti cardinali e simbolici dell’Ecomuseo, marker culturali capaci di attivare la conoscenza e la percezione delle risorse che l’Ecomuseo Adda di Leonardo è chiamato a valorizzare e promuovere.

Foto Arianna Ciofi

Il cuore del progetto e l’assoluta peculiarità di Identità Fluenti rispetto ad altri siti dedicati ai territori sono le nove Mappe di Comunità, strumento obbligatorio per le istituzioni ecomuseali e fondamentale per promuovere una conoscenza del territorio che valorizzi la voce e lo sguardo delle comunità. Realizzate attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini dei nove Comuni affacciati sull’Adda, le mappe raccolgono racconti, memorie e testimonianze emerse in incontri pubblici partecipati, restituendo l’identità specifica di ciascun territorio: luoghi simbolici, saperi, paesaggi vissuti e storie che legano abitanti e fiume. Dal dialogo tra queste nove mappe ha preso forma la grande Mappa di Comunità dell’Ecomuseo Adda di Leonardo, che ricompone in un’unica visione ciò che prima era frammentato, offrendo una lettura coerente e riconoscibile dell’intero sistema territoriale, anche grazie alle illustrazioni originali di Silvia Marinelli, che hanno trasformato questo patrimonio diffuso in una narrazione unitaria, condivisa e accessibile.

Oltre 260 i luoghi mappati, 26 gli itinerari tracciati – alcuni dei quali attraversano l’area ecomuseale mentre altri si aprono verso l’esterno – e 9 escursionisti che raccontano i sentieri: un sistema che invita a creare percorsi di visita personalizzati, permettendo a ogni esploratore di costruire la propria esperienza di scoperta, esprimendo preferenze e salvando contenuti. Ad arricchire ancora i contenuti presenti, sono fruibili dalla piattaforma le 25 video-interviste a 35 protagonisti del territorio, inserite nella raccolta Le voci dell’Adda. Le comunità si raccontano, realizzate con la regia di Alessandro Bosi, dedicate alla memoria viva delle comunità lungo l’Adda.

Foto Arianna Ciofi

“Concludiamo Identità Fluenti facendo tesoro della bellezza del territorio, della forza delle comunità e della generosità di chi ha scelto di condividere conoscenze, tradizioni, memorie ed emozioni con tutti noi.  Ciò che ci rende davvero felici, pensando al futuro del territorio, è sapere di lasciare all’Ecomuseo Adda di Leonardo e ai nove Comuni aderenti non solo tutto il materiale prodotto durante il progetto, ma anche uno strumento, la piattaforma identitafluenti.it, infinitamente integrabile e capace di accogliere nel tempo nuovi contributi. Sappiamo così che quella che per noi è la conclusione del progetto diventerà, per il territorio, un nuovo inizio: un patrimonio aperto, pronto a crescere insieme alle comunità che lo custodiranno” le parole di Annalisa Ferraro, responsabile e curatrice Identità Fluenti per Garden 65 s.r.l.

Limen Adda
Jasmine Pignatelli, Gianfranco Brivio, Annalisa Ferraro e Cristian Bonomi (Foto Arianna Ciofi) all’inaugurazione dell’opera diffusa di Jasmine Pignatelli

Le fa eco Cristian Bonomi, referente scientifico Identità Fluenti per l’Ecomuseo Adda di Leonardo: “Una delle eredità più preziose di questo progetto è la prospettiva concreta di poter continuare a lavorare insieme – enti, Comuni e comunità – su basi condivise, consolidando un’abitudine al lavoro di squadra, all’ascolto reciproco e alla progettazione comune, e di collaborare con aziende esterne che credono nel progetto ecomuseale e vogliono sostenerlo, facendo crescere ulteriormente la rete.
Grazie a questo percorso, la narrazione del territorio non è più una somma di frammenti, ma un racconto corale, continuo e coerente, in cui ogni contributo si intreccia agli altri, tenendo insieme luoghi, storie e identità in una visione unitaria e riconoscibile”.

Gianfranco Vallana, Ad di Garden 65 srl, aggiunge: “Siamo pronti a investire ancora su questo territorio, che merita una promozione attenta, una valorizzazione efficace e la possibilità di essere conosciuto, compreso e vissuto da un turismo consapevole e rispettoso delle specificità dei luoghi. Il nostro impegno è quello di restare al fianco delle realtà del territorio, contribuendo a un processo condiviso e lavorando insieme per consolidare una rete solida e duratura, capace di generare nuove opportunità culturali, sociali ed economiche. Identità Fluenti dimostra che, quando pubblico, privato e comunità collaborano, possono nascere progetti che lasciano un segno concreto e aprono prospettive nuove per il futuro”.

Infine Gianfranco Brivio, presidente dell’ecomuseo Leonardo, conclude: “Con le azioni e gli obiettivi raggiunti attraverso il progetto Identità Fluenti, l’Ecomuseo definisce oggi con maggiore chiarezza il proprio posizionamento sul territorio, mettendo a frutto ciò che è stato costruito negli anni e guardando a orizzonti più ampi e strategici per il futuro. Intende affermarsi come un presidio culturale vivo: un’istituzione capace non solo di assolvere alla propria missione originaria, ma anche di contribuire con forza alle azioni di conservazione, valorizzazione, promozione e innovazione del territorio”.