Settecento persone hanno raggiunto ieri, sabato, l’alta collina per partecipare a Montevecchia da bere
Vincente il connubio tra ottimo vino, cibo sfizioso e paesaggi mozzafiato. Soddisfatti gli organizzatori
MONTEVECCHIA – Undici stappe, undici vini da assaporare e degustare e undici stuzzichini prelibati e sfiziosi. Non ha deluso le aspettative Montevecchia da bere, la manifestazione che dal tardo pomeriggio di ieri ha calamitato in collina 700 persone.
I carnet (verde per il giro completo di 11 degustazioni e arancioni per quello ridotto a 7) per partecipare alla degustazione di vini e prodotti tipici del territorio sono stati esauriti poco dopo le 18.30 quando il bus navetta ha caricato alle Quattro Strade l’ultimo gruppone di partecipanti al tour enogastronomico.
Un percorso enogastronomico tra prodotti tipici e paesaggi mozzafiato
Un percorso alla scoperta di Montevecchia alta al tramonto tra prodotti tipici, paesaggi mozzafiato e musica. Giunta alla settima edizione e capace di ampliarsi di anno in anno, la manifestazione è promossa da consorzio vini Igt Terre Lariane, Produttori del Parco e Pro Montevecchia con la collaborazione di Onav Lecco e il patrocinio del Comune e del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone.
In cabina di regia i tre ideatori dell’iniziativa, ovvero Claudia Crippa, presidente di Igt Terre Lariane, Marco Frison, presidente del consorzio agricoltori del Parco e Giovanni Zardoni, coadiuvati dai volontari della Pro Montevecchia.
I partecipanti hanno potuto degustare i vini prodotti all’interno del Parco di Montevecchia e del Curone, apprezzandone la tipicità e il carattere che porta ogni prodotto a essere diverso dall’altro.
Undici stappe per scoprire la tipicità di un territorio
A ogni stappa, i titolari delle diverse aziende agricole coinvolte hanno fornito indicazioni sulle uve utilizzate e sul processo di lavorazione, mettendo in risalto le caratteristiche e le peculiarità del proprio vino, coltivato con cura e dedizione.
Non potevano mancare, tra gli assaggi messi a disposizione del pubblico, i prodotti tipici del territorio montevecchino, tra cui i celeberrimi formaggi, reinterpretati con l’aggiunta delle erbe aromatiche, altro fiore all’occhiello di Montevecchia.
Largo anche alla pasta di salame di pecora brianzola, alla farinata di ceci al rosmarino e a una fresca e gustosa granita al limone con salvia, proposta a metà percorso per spezzare la gradazione alcolica del percorso. Immancabile il leggendario cioccolato artigianale al rosmarino di Montevecchia, proposto nell’ultima stappa a Cascina Butto, dove si è tenuto anche il concerto blues rock di Leo Ghiringhelli Quartet.