Per Seeber, cacciata incomprensibile.
“C’è qualcosa di strano”

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Una capatina sul campo d’allenamento per salutare tutti. Werner Seeber ex Dirigente Generale della Calcio Lecco venerdì ha voluto salutare di persona tutti i suoi ragazzi.

“Sono andato a trovare tutti, giocatori e mister – spiega Seeber – Il rapporto che si era instaurato fra la squadra e il sottoscritto era ed è particolare e profondo. Con i giocatori sono risucito a creare un bellissimo rapporto”.

Poi gettando uno sguardo al futuro aggiunge: “Sono convinto che la squadra si solleverà. Le uniche condizioni necessarie per far sì che ciò avvenga sono tranquillità e certezze”.

Se è ben comprensibile, data la situazione, la necessità di tranquillità, un po’ più criptico risulta invece il riferimento alle “certezze”,  poi Seberr spiega: “Certezze nel senso che il momento è già difficile, se poi viene mandata via una persona che è sempre stata a fianco dei ragazzi, è chiaro che a loro viene a mancare un punto di riferimento importante. Certezze in questo senso”.

Ma che colpa ha avuto il Direttore Generale?

“Non mi hanno dato una spiegazione vera – ci dice Seeber svelando così come l’addio ‘consensuale’ probabilmente lo era solo sulla carta – tutti sappiamo che la squadra va male, ma ritengo che per fare andare bene le cose è necessario dare una certa continuità al lavoro e ai progetti che si stanno portando avanti, e questo non è stato fatto. C’è qualcosa di strano che non riesco a decifrare. Quello che mi spiace è di non poter essere più a fianco dei miei ragazzi e lottare con loro”.

Ma secondo lei c’è qualcuno in società che sta remando contro la Calcio Lecco?

“Io so solo che il mio cuore batte ancora per il Lecco. Quello che posso garantire è che tutti i ragazzi quando scendono in campo danno il massino. Su questo non ci sono dubbi. Non ce n’è uno di loro che si tira indietro. Per quel che riguarda il resto della società non so dire e non voglio nemmeno entrare nel merito di queste cose. Io mi interesso di calcio, non di politiche calcistiche o cose simili”.