LECCO – E’ stata la Polizia Ferroviaria giovedì a mettere le manette intorno ai polsi di Oscar Sozzi, imprenditore 42enne lecchese pregiudicato, accusato di aver promosso e coordinato attività illecite nell’ambito della movimentazione dei rifiuti per un giro di affari pari a 82 milioni di euro.
Secondo gli inquirenti i rifiuti erano acquistati in nero e ceduti ad altre imprese dopo averne falsificato la documentazione; complessivamente sarebbero 50 mila le tonnellate di rifiuti ferrosi movimentati illecitamente.
L’indagine era stata avviata nel 2012 e avrebbe smascherato quello che gli inquirenti descrivono come un sodalizio criminale dedicato al traffico di rifiuti di cui avrebbero fatto parte, oltre all’imprenditore lecchese, titolare di due ditte lombarde operanti nel settore, anche altri tre italiani e un tunisino che risultano indagati.
A coordinare le indagini è la Direzione Distrettuale Antimafia di Milano.