Bosisio: il mondo della ricerca di Medea apre agli studenti

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LECCO – Un aperitivo al buio per avvicinarsi al mondo degli ipovedenti, sistemi di puntamento oculare per scrivere al computer, un piccolo dinosauro per monitorare a distanza le difficoltà di lettura e scrittura:  il 20 novembre, a partire dalle 19.00, l’IRCCS Medea di Bosisio Parini apre le porte dei propri laboratori per la seconda edizione di Scopriamo la ricerca, serata dedicata ai giovani che vogliono avvicinarsi alle scienze biomediche.

L’evento sarà introdotto, alle 17, dalla presentazione del libro “Luca può volare”, con gli autori Luca Vanoli, Daniele Lotti e, in veste di moderatrice, la giornalista Laura D’Incalci.

I giovani verranno quindi guidati dai ricercatori alla scoperta di alcuni campi di indagine particolarmente innovativi, suddivisi in nove percorsi tematici. (Per partecipare è necessario registrarsi ai laboratori sul sito www.emedea.it oppure www.lanostrafamiglia.it).

Si parlerà in particolare del ruolo della genetica e dell’ambiente nel determinare la dislessia e dell’implicazione del sistema attentivo e di quello motorio nell’autismo. Un laboratorio farà luce sulla mente e sull’attenzione, spiegando il funzionamento della NIRS, una nuova tecnica di imaging non invasiva che utilizza la radiazione ottica per indagare in modo semplice e sicuro le funzioni cerebrali mentre il BabyLab spiegherà quali sono gli indicatori precoci di rischio per disturbi del linguaggio, dell’apprendimento e dello spettro autistico.

Un ruolo di primo piano per la riabilitazione dei disturbi dello sviluppo spetta alle tecnologie multimediali e ai giochi. In particolare verranno illustrati progetti che studiano ambienti immersivi a interazione naturale, realtà aumentata, tavoli multi-touch e tablet per facilitare le capacità di comunicare e socializzare di bambini in età prescolare, mentre un piccolo dinosauro aiuterà a verificare, rieducare e monitorare a distanza le difficoltà di lettura e scrittura.

Così come nelle attività di ricerca in laboratorio, anche durante un trattamento psicologico è importante misurare i cambiamenti avvenuti e verificare l’efficacia del percorso. Attraverso un breve esercizio verrà offerta la possibilità di sperimentare uno dei processi chiave della psicoterapia e di completare un questionario utile a misurare il cambiamento. Focus puntato anche sulla tumultuosa evoluzione del cervello durante l’adolescenza, che espone i ragazzi a grossi rischi ma li dota anche di grandi opportunità e sugli effetti della depressione materna in gravidanza sullo sviluppo dell’Infante.

Scopriamo i network cerebrali. Il cervello umano, costituito da oltre 80 miliardi di cellule, è uno dei più complessi sistemi del nostro pianeta e capire come funziona è la chiave per comprendere ciò che ci rende umani e per trattare alcune delle malattie che più ci spaventano. Verranno mostrate sofisticate tecniche di imaging e di analisi del segnale elettrico generato dai neuroni che rendono possibile l’analisi dei network cerebrali.

Con occhiali simulatori e bende, verranno proposte situazioni di cecità e ipovisione nelle quali immedesimarsi, con tanto di aperitivo al buio. Il viaggio porterà a provare alcune difficoltà vissute dai bambini ciechi ed ipovedenti e a sperimentare facilitazioni e ausili specifici.

Il Centro ausili illustrerà modalità alternative per interfacciarsi e controllare il computer e altri strumenti informatici, in particolare joystick e trackball, sistemi di puntamento con movimento del capo, sistemi di puntamento oculare, sistemi di riconoscimento vocale.

Sempre nell’ambito delle tecnologie applicate alla riabilitazione, sarà possibile conoscere il funzionamento delle apparecchiature robotizzate per migliorare lo schema del cammino e l’utilizzo degli arti superiori: il Lokomat, che sostiene il piccolo paziente mentre lo assiste nel movimento delle gambe, l’Armeo, che favorisce la rieducazione del braccio e della mano mentre il bambino esegue dei videogiochi, e il Grail, laboratorio di analisi del movimento in ambiente di realtà virtuale.

I ricercatori spiegheranno la diversità genetica umana e come l’uomo si è adattato all’ambiente in cui vive. Illustreranno il ruolo del sequenziamento del genoma nella comprensione dei meccanismi alla base delle patologie e nello sviluppo di nuove terapie per il loro trattamento e l’importanza della farmacogenetica, che lega l’efficacia e la sicurezza dei farmaci anche ad alcune particolarità genetiche individuali.

Si farà luce sulle capacità sociali e le esperienze nei primi anni di vita, che condizionano in maniera fondamentale il successivo sviluppo socio-emozionale e la qualità della vita di un bambino. In queste prime fasi, infatti, le caratteristiche individuali del bambino, le sue competenze sociali e comunicative e la qualità della relazione instaurata con la madre costituiscono gli elementi basilari della crescita psicologica e relazionale dell’individuo.