Bevera. L’alpinista Pucher racconta le sue imprese

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LECCO – Un alpinista fortissimo che è stato capace di fare cose incredibili su una delle montagna più difficili del mondo. Markus Pucher, 39 anni, vive con il mestiere di Guida Alpina, ma ha fatto della Patagonia la sua seconda casa.

Il fenomeno austriaco, giovedì 3 marzo, è stato ospite di Sergio Longoni nel negozio di Bevera di Sirtori e ha raccontato due delle sue più grandi avventure sul mitico Cerro Torre.

“Nel gennaio 2013 mi trovavo in Patagonia insieme al mio amico Markus Steiner, il nostro scopo era l’apertura di una via nuova sul Cerro Torre. Purtroppo Markus si è ammalato e ha dovuto abbandonare. Perciò sono partito da solo verso la parete Ovest del Torre”. Quella che ne è uscita è stata la prima solitaria in libera della montagna: “Una salita nata per caso e che non avevo assolutamente pianificato”.

Come se non bastasse due anni dopo Pucher si è ritrovato da solo, sempre sotto la stessa montagna: “L’idea era quella di tentare la Ovest dellla Torre Egger ma purtroppo le pessime condizioni meteo me lo hanno impedito”.

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Così Pucher ritorna sulla via dei Ragni alla Ovest del Torre: “Non avevo intenzione di arrivare in cima però avevo voglia di muovermi così ho cominciato a salire pensando di fermarmi al Colle della Speranza”. Presto, però, Markus si è ritrovato all’Elmo: “Ero curioso, nonostante il pessimo tempo, vedevo davanti a me gli ultimi tiri prima della cima così ho deciso di andare avanti”. Il risultato? Il 27 dicembre 2014 l’alpinista austriaco, in mezzo alla bufera, ha firmato la prima ascesa solitaria in free solo della via dei Ragni: “Non è mai stato facile decidere se continuare o fermarmi. Sapevo di essere molto vicino al mio limite, ma non sono mai andato oltre. La mia salita non era un nuovo record bensì la mia avventura personale, un attimo di pace e di tranquillità”.

Markus Pucher è riuscito a incantare la folta platea anche grazie a immagini mozzafiato e pur lui, nel finale, c’è stata anche una sorpresa inaspettata: in sala infatti era presente il Ragno della Grignetta Mariolino Conti, che nel 1974 faceva parte della squadra guidata da Casimiro Ferrari che firmò la prima salita del Grido di Pietra. Emozioni a non finire che proseguiranno giovedì 17 marzo quando il giornalista e scrittore Giorgio Spreafico, sempre nel negozio df-Sport Specialist di Bevera di Sirtori, darà vita a una serata dedicata all’alpinista lecchese Marco “Butch” Anghileri scomparso due anni fa sul pilone centrale del Freney al Bianco.